È morta Silvana Pampanini, diva del cinema italiano del dopoguerra. In ottobre era già stata colpita da un malore che l’aveva costretta a restare ricoverata in ospedale a Roma. Emblema di bellezza ed eleganza, ha rappresentato la diva per eccellenza.
Bellissima, sensuale e molto tenace, la sua lunghissima carriera inizia nel 1946 quando fu superata per pochi voti nel concorso di Miss Italia da Rossana Martini ma a furor di popolo meritò l’ex aequo. La Pampanini è stata senza dubbio la più famosa delle “maggiorate” del cinema italiano, e nella sua lunghissima carriera è riuscita ad affermarsi con una certa popolarità anche all’estero, aprendo la strada ad altre bellissime come la Mangano e Sofia Loren che aveva il piacere di annoverare spesso tra le comparse dei suoi primi film. All’apice della sua carriera la Pampanini disse anche no ad Hollywood, scelta che l’avrebbe potuta proiettare nell’olimpo della cinematografia.
Protagonista di decine di pellicole non si mise in mostra soltanto per la straordinaria bellezza, ma molti registi credettero anche nelle sue capacità di attrice drammatica, da De Santis in “Un marito per Anna Zaccheo” a Zampa in “Processo alla città, dramma sociale di camorra”. Ma è proprio la definizione di soubrette quella con la quale lei stessa amava definirsi.
Talvolta stravagante nel look, ma mai banale, la Pampanini negli ultimi anni era stata ospite di numerosi programmi televisivi nei quali non aveva rinunciato a mostrare quell’area da diva eterna che l’aveva da sempre accompagnata.