Eliana Michelazzo ha di recente rivelato a Live Non è la D’Urso di aver scoperto da due settimane l’inesistenza di Simone Coppi.
Secondo quanto riporta il settimanale Spy, la Michelazzo sapeva invece già tutto nel 2015.
Così come sapeva che Danny Coppi, cugino di Simone non esisteva.
A quanto pare la Michelazzo ha detto una serie di bugie, forse per coprire la sua situazione.
Non si tratta di una semplice supposizione, nel 2015 infatti viene riportato come la Michelazzo e la Perricciolo abbiano subito un’indagine per truffa ai danni di una parlamentare della Calabria.
In questo caso, la Perricciolo, da quanto riporta il tabloid, avrebbe chiesto 4500 euro alla parlamentare, ingannandola.
Già al tempo, le due donne avrebbero introdotto alla parlamentare il fantomatico Danny Coppi.
La vicenda si fa sempre più cupa e iniziano a mostrarsi i dettagli che potrebbero aver portato al raggiro di Pamela Prati.
La Michelazzo e la Perricciolo potrebbero, in questo caso non essere nuove a questo tipo di episodi e aver creato un intero sistema di raggiro basato sul catfish e su personaggi illusori.
Nel corso della perquisizione avvenuta nel 2015, secondo quanto riporta Dagospia, vennero rinvenuti diversi oggetti, sequestrati cellulari e un falso certificato di matrimonio tra Eliana Michelazzo e Simone Coppi.
Un vero e proprio mistero che ogni giorno sembra vedere nuovi tasselli a dar forma a un inquietante puzzle.
Resta da capire se la mente di tutto siano davvero le due agenti o se la cosa sia ancora più complessa.
Le ultime dichiarazioni però, sembrano scagionare Pamela Prati che, a questo punto potrebbe essere stata avvicinata e raggirata forse per ottenere maggiore visibilità e cachet anche per le due agenti, ospiti di trasmissoni e protagoniste di numerose interviste.
Ancora una volta Simone Coppi e Mark Caltagirone continuano a far parlare di loro, palesando forse quel sistema di truffe ipotizzato nei primi mesi della vicenda da alcune riviste di gossip.