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Giornata nera quella del 19 marzo per gli occupanti del centro sociale ‘Angelo Mai‘ e di altri due spazi sociali della città di Roma. In mattinata le camionette delle forze dell’ordine si sono presentate dinnanzi alla ex scuola Hertz sulla Tuscolana, ai portoni di via delle Acacie 56 a Centocelle e al centro sociale ‘Angelo Mai’ in via delle terme di Caracalla.
Quest’ultimo, già sequestrato nel 2012, era stato rioccupato dopo poco tempo e aveva ripreso la sua funzione di ‘rifugio sociale‘ per molti giovani e tante famiglie senza possibilità di sistemazione.

Il sindaco di Roma Ignazio Marino, pur nutrendo molta fiducia per le indagini portate avanti dalla Digos e dalla Procura della Repubblica di Roma, ha affermato di non avere ricevuto alcun avviso che riguardasse i provvedimenti disposti dall’autorità giudiziaria e di avere come unica priorità la sicurezza delle famiglie coinvolte.
Infatti in tarda serata ha annunciato ‘la sospensione temporanea del sequestro dei palazzi di via delle Acacie e di via Tuscolana per garantire una sistemazione dignitosa alle persone coinvolte, in attesa di una nuova soluzione‘.
Marino fa sapere inoltre che il suo lavoro è supportato dall’assessore Daniele Ozzimo e dal vicesindaco Luigi Nieri che attualmente sono impegnati nei luoghi interessati dagli sgomberi’.

L’interesse del comune di Roma è puntato principalmente sulla struttura Angelo Mai che da anni rappresenta un necessario presidio culturale per molti cittadini ed è perfettamente integrato nelle attività socio-culturali del territorio.
Queste le parole del sindaco, applaudite dagli occupanti:
Sono molto preoccupato per l’accaduto e per le famiglie coinvolte; l’improvviso sgombro del centro Angelo Mai è stato una sorpresa inaspettata per il comune di Roma che in queste ore si sta occupando più che mai dell’emergenza abitativa che affligge molti cittadini. Stiamo lavorando con la Regione Lazio per far fronte al gravissimo problema e siamo disponibili a cercare soluzioni condivise per garantire una sistemazione a chi non ce l’ha‘.

Nonostante l’intervento rassicurante delle istituzioni sono anche molte le proteste attive. Si prospettano infatti occupazioni, rotture dei sigilli, manifestazioni e scioperi della fame per difendere un’area culturale che ‘è vitale e non si tocca‘.
A favore dei manifestanti dell’Angelo Mai si schiera anche l’attore Elio Germano che ha dichiarato:
E’ assurdo che si parli di illegalità per gli spazi culturali mentre la speculazione va avanti. In luoghi come questo si ritrova il senso di fare l’artista, e proprio per questo occuperemo ancora‘.

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