Elisa torna finalmente con un nuovo album dal titolo Diari Aperti, nuovo album che promette di riportare la cantante ai fasti del passato. Un concept album, come l’ha definito lei stessa che parla della sua vita.
Ed eccola intervistata, le viene chiesto se 40 anni non siano un po’ presto per tirare le somme di una vita intera e lei risponde:
«È vero, ma in realtà è solo un piccolo spaccato, diciamo dell’ultimo anno e mezzo. L’idea di chiamarlo così è nata per spiegare meglio di che cosa si tratta: non ho attinto solo dai miei diari, anche vecchissimi, per scrivere le canzoni. Ma anche da scritti fatti di recente e attorno ai quali ho costruito la musica. Per me è sempre stato il contrario: prima nascevano le melodie, e poi quelle suggerivano il messaggio. In questo caso è stato trainante il testo, nella forma di diario intimo».
I diari del passato l’hanno fatta sorridere, e in certi casi sono riusciti a commuoverla mostrando una persona che oggi è molto cambiata.
«Mi ha commosso ritrovarci diversi legami e sentimenti che il tempo non ha scalfito. Mi ha fatto sorridere – e ne parlo anche in una canzone – la caduta in bicicletta di quando avevo 12 anni: ero in giro con mia sorella e la cagnonlina e sono finita dentro ai binari, rompendomi un braccio. E poi di una nostra “strana” tradizione di famiglia: mettere l’albume dell’uovo dentro a un bicchiere la sera, e aspettare che la mattina dopo, come per magia, si formasse un veliero».
Commenta poi la gioia di vivere che traspare da alcune canzoni spiegando:
«È il mio invito a cercare un po’ più di leggerezza: soprattutto sui social – che, premetto, per me sono un mezzo bellissimo e utile – a volte tendiamo a mostrare solo una facciata, a farci vedere sempre super forti, super felici. E tutto solo per cercare di piacere, avere riconoscimenti…».