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Non deve essere stata una bella esperienza per lei, anzi, probabilmente è stata una delle esperienze più traumatiche della sua vita.
Quella vissuta da Emma Marrone nei giorni scorsi è una vicenda estrema, inimmaginabile del tutto imprevedibile.
Era partita come una vacanza all’insegna del divertimento e della spensieratezza dopo tutti gli impegni che ha affrontato nella lunghissima stagione invernale: tra nuovi singoli, partecipazioni televisive e nuove collaborazioni. E per rilassarsi la cantante salentina, dopo la sua tappa usuale in Puglia, aveva scelto la Isla Bonita di Ibiza affittando una splendida villa con piscina per un intero mese.
Sull’isola spagnola, per qualche settimana di vacanza con le amiche Francesca Savini, ovvero la sua manager, e Alessandra Naskà, la sua autrice, la cantante, esplosa ad Amici e poi vincitrice del Festival di Sanremo, alternava giornate in barca a cene nei migliori ristoranti del posto, per tuffarsi poi nella discoteca DC10, alle lunghe chiacchierate con Gianna Nannini, sua ospite per qualche giorno insieme alla figlia Penelope.
Tutto perfetto insomma, fino a quella sera, quella in cui le tre amiche sono rincasate per andare a dormire, ignare di quello che sarebbe accaduto dopo poco. Al risveglio le tre donne si sono sentite frastornate. All’inizio hanno creduto semplicemente di aver bevuto troppo, ma in realtà erano state derubate, e i ladri, per agire indisturbati le avevano narcotizzate.
Dopo lo shock Emma ha preparato i bagagli e se ne è tornata a casa, anticipando il rientro, confidando che non sarebbe mai più tornata sull’isola.
Ovviamente questi eventi ti segnano e non lasciano spazio a reazioni logiche.
La cosa più repentina è essere catturati dall’ansia, per cui il ritorno a casa era la scelta emotivamente più rilassante dopo lo shock ricevuto.
La cosa più importante è non aver subito danni alla persona, per sé e per le sue amiche.

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