Sulla riva del mare, Fabio Rovazzi e Gianni Morandi pescano, confrontandosi su come conservare talento e successo ottenuti.
Si apre così il cortometraggio “Faccio quello che voglio“, legato all’omonima canzone con Al Bano, Emma e Nek e in uscita il 13 luglio.
Ecco quindi che Rovazzi torna in scena, questa volta però non lancia un tormentone, ma qualcosa di diverso, dopo la vociferata rottura con Fedez e Newtopia.
“Sarò sempre grato a Fede per quello che ha fatto per me, per la spinta che mi ha dato all’inizio, per la mano che mi ha dato durante il mio percorso – spiega Rovazzi – Le amicizie nascono, crescono, corrono e a volte inciampano: in questo caso siamo inciampati perché abbiamo in mente delle idee differenti, io ho delle velleità totalmente diverse dalle sue. Spero che i rapporti si risanino con il tempo”.
Ed ecco che Rovazzi inizia un nuovo percorso in solitaria, forse un percorso più profondo e personale, lontano dai trend che sono riusciti a lasciarlo e dove esplorerà realtà più complesse e interessanti.
Nel nuovo singolo spiega: “Parlo dell’aspirazione a essere qualcun altro, che è sbagliata, e per questo mi porta in prigione. E poi del modello tutto italiano secondo cui è bene fregare il prossimo”.
“L’idea è che sono brutto e non so cantare, quindi rubo le due cose che mi mancano”.
Un’abbuffata di personaggi dello spettacolo e della musica si alterna nel nuovo clip, una vera e propria carrellata di VIP che lo portano a un grande ritorno, lontano dall’ala e dal successo di Fedez, e lontano, forse anche dallo showbusiness più noto del nostro paese.
Quella del giovane lanciato dal tormentone “Andiamo a Comandare” è una scommessa che potrebbe anche finire in un tuffo nel vuoto. Non possiamo però che apprezzare il gesto e la ricerca di qualcosa di differente da un altro pezzo estivo.