L’idea di abbandonare il modello dei like gira da molto negli ambienti social.
Dopo una serie di esperimenti visti anche su Instagram, si torna quindi a parlare della possibilità della fine dei like anche per Facebook.
“Ho osservato – Scrive la ricercatrice tech sul proprio blog – che Facebook ha recentemente iniziato a sperimentare una funzione che nasconde i like nella sua app Android”.
Il test potrebbe muovere la piattaforma di Zuckerberg verso un modello differente, basato su algoritmi interni e che riduce l’importanza dei like, considerati, a quanto pare un elemento da superare.
“Rimuovere la pressione su quanti like un post riceverà e per permettere agli utenti di condividere più liberamente contenuti”, è un’idea da tempo nella mente degli ingegneri Facebook, un processo che potrebbe cambiare radicalmente il mondo dei social.
L’idea è stata confermata dalla stessa società.
“La mossa di Facebook potrebbe anche avere l’effetto di rendere meno evidente il calo di engagement organico che si registra da anni sulla piattaforma – spiega un esperto sulle pagine di Ansa – Cosi come avvenuto per Instagram l’obiettivo è capire se il coinvolgimento sale o scende in assenza dell’effetto ‘bandwagon’, cioè la visione dell’apprezzamento già manifestato dagli altri. A ciò si aggiunge anche la volontà di spostare l’attenzione dalle facili interazioni, un meccanismo spesso accusato di stimolare una competizione effimera che può influire negativamente sulla vita degli adolescenti, ad azioni più pensate e di valore, come l’acquisto dei prodotti promossi sui social network”.
Una novità quella della rimozione dei like che potrebbe spingere i creatori di contenuti a osare di più, migliorando notevolmente la qualità dell’intrattenimento social.
Rimuovere il conteggio dei like, potrebbe aiutare gli utenti a gestire meglio i propri contenuti, interrompendo la ricerca forsennata del consenso di massa.
In particolare, sembra che i like non siano direttamente connessi alle azioni e all’interesse degli utenti, elemento che potrebbe aprire nuove porte al marketing social.