Si chiama Fedeltà il romanzo di Missiroli che conquista lo Strega Giovani.
Un grande successo per Missiroli che conquista un pubblico adolescente con un libro molto maturo.
Un risultato quasi inaspettato che ha dato grande soddisfazione all’autore.
«Sono felicissimo — commenta Missiroli — perché questo è un premio che viene dalla parte nuova, quella del futuro dell’Italia, della lettura e della letteratura. Sono stupito perché è un romanzo molto duro, di disillusioni e quindi significa che questa generazione nuova ha già masticato la parte di disillusione che è del nostro tempo».
«Il fatto di essere stato votato da così tanti ragazzi e ragazze mi rende anche un po’ preoccupato perché Fedeltà è un romanzo sulla disgregazioni relazionali. Questo significa che questi ragazzi sono già sensibilissimi a questa forma di frammentazione amorosa, sentimentale, ma anche sociale».
Per quanto riguarda la cinquina finale commenta: «Sono emozionato ma è inutile nasconderlo, anche molto nervoso perché lo Strega è un premio che ha dei meccanismi eccitanti per chi è fuori ma che possono spaventare un po’ chi è dentro. Vediamo come andrà».
Ricordiamo che lo Strega giovani si distacca parzialmente dalle dinamiche di salotto dello Strega ufficiale.
Il premio viene infatti assegnato sulla base del voto di 400 ragazzi trai 16 e i 18 anni, di 55 licei e istituti tecnici del territorio italiano e dall’estero (Berlino, Bruxelles, Parigi).
Lo Strega giovani garantisce quindi una certa spontaneità nella scelta del vincitore e avvalora maggiormente il premio in questione.
Fin dai tempi dei Mostri, sappiamo bene come il Premio Strega sia stato al centro delle polemiche.
Un premio che accontenta le case editrici più note, supportandone le vendite grazie alla grande visibilità.
Verrebbe da dire che la letteratura è altrove.
Questo non toglie che, di tanto in tanto, qualcosa di buono possa uscire anche dai premi, Campiello, Strega o Bancarella che siano.