Prosegue con grande successo l’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, diretta per il secondo anno da Antonio Monda. Nonostante le attese per le superstar Tom Hanks e Meryl Streep, una delle grandi protagoniste di questa Festa, anche se assente sul red carpet, è l’attrice americana Rooney Mara.
La Mara, nota ai più per aver vestito i panni di Lizbeth Salander nel remake americano di Uomini che odiano le donne e per essere stata la co-protagonista di Carol di Todd Haynes, già è un volto noto alla Festa, visto che nelle ultime edizioni è stata sempre presente con film da lei interpretati, tra cui Trash, film di Stephen Daldry, vincitore del Premio del Pubblico della nona edizione.
Quest’anno l’attrice è presente alla Festa con ben tre film, con tre ruoli molto diversi da loro, segno di un’indiscutibile versatilità e di un ottimo gusto nello scegliere spesso progetti di buona qualità, a volte anche azzardando con qualche riuscita sperimentazione.
Uno dei film presentati è, infatti, Una, il film che ha più diviso alla Festa, opera prima del regista britannico Benedict Andrews, in cui la Mara si trova ad affrontare uno dei ruoli più difficili della sua carriera. L’attrice, infatti, interpreta il ruolo di Una, una ragazza, vittima di stupro in adolescenza, oramai alla ricerca di una sua dimensione e priva di qualsiasi emozione, che decide di incontrare il suo stupratore, verso cui prova dei sentimenti contrastanti. Il film è crudo, innovativo, disturbante e la Mara riesce a calarsi perfettamente nel personaggio, trasmettendo quel senso di perdizione e assenza che è insito nel personaggio.
Nel secondo film presentato, The Secret Scripture, la Mara lavora con un regista di assoluto livello come Jim Sheridan. La Mara nel film, adattamento cinematografico de Il Segreto di Sebastian Barry, interpreta Rose Mcnutty, una donna dell’Irlanda degli anni ’20, vittima dei giochi di potere del clero. La storia della donna viene narrata e raccontata da una magistrale Vanessa Redgrave, che interpreta lo stesso personaggio della Mara 50 anni dopo, all’interno di un ospedale psichiatrico, in cui è ricoverata da circa 40 anni, al suo nuovo medico, interpretato da Eric Bana. Il film risulta, a causa di evoluzioni irreali della trama, banale e scontato, ma anche qui la Mara risulta credibile e, insieme alla magnifica Redgrave, regala le uniche due interpretazioni degne di nota.
La Mara, infine, sarà tra i protagonisti dell’attesissimo Lion, film di chiusura della Festa capitolina, diretto da Garth Davis e interpretato, oltre che dalla Mara, da Dev Patel e Nicole Kidman. Il film, tra i favoriti per la corsa ai premi di questa stagione, racconterà la vita di Saroo Brierley, interpretato da Patel.
Oltre ai film in concorso, la giovane attrice ha anche doppiato uno dei personaggi principali dell’attesissimo Kubo, film d’animazione prodotto dalla Laika, presente alla Festa nella sezione Alice nella Città.