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E’ iniziata con un ritorno alla bella commedia italiana, alle nostre origini, la nona edizione del Festival del Cinema di Roma. E’ stato Soap Opera, di Alessandro Genovese, il film di avvio della kermesse.

Un film tra la realtà della vita e la finzione di una soap opera: narra la storia di vari personaggi, tutti residenti in una palazzina, in un luogo e un tempo non definito: i fratelli Gianni e Mario, legati da una disgrazia, Alice è un’attrice senza filtri, amante degli uomini in divisa, Paolo ha una crisi di identità quando sta per diventare padre, Anna è incinta ma è ancora innamorata di Francesco, che l’ha tradita, ma che la ama ancora. Francesco è il legame tra tutti loro, il perno di tutte le vicende. A scuotere tutto si ci mette anche il suicidio del vicino di Francesco…Da lì le situazioni si evolveranno ancora, scatenando una serie di eventi e relazioni scoppiettanti.

Festival Del Cinema Di Roma: la recensione e la conferenza stampa di Soap Opera

Ad essere protagonista del film è l’amore, quest’amore che guida le vite dei protagonisti, che vivono in maniera differente questo grande sentimento. L’idea è molto originale: è una commedia quasi teatrale, raffinata, quasi francese. Curato nell’immagine e nelle scelte di un’ottima colonna sonora, il regista si vede che sa muoversi bene nel campo della commedia agrodolce. Sa far ridere, ma anche riflettere ed emozionare, come nella scena iniziale tra Francesco ed Anna e nell’epilogo, contornato dalla bellissima voce di Edith Piaf. Il cast è ricco di stelle, da De Luigi, che sembra un po’ quello di Happy Famili, alla Capotondi, dalla Francini ad Abatantuono, al completo servizio della sceneggiatura e del regista, che riescono a rendere credibili da qualsiasi punto di vista i vari personaggi. Punti negativi del film? I dialoghi, forse un po’ stringati e a volte banali.

Voto: 7

LA CONFERENZA

Dopo la proiezione del film, il cast, il regista ed i produttori hanno incontrato la stampa per un Q&A.

Il regista ha raccontato la genesi di questo film, da giovedì prossimo distribuito in 450 sale, nato da una sceneggiatura scritta inizialmente per uno spettacolo teatrale ad episodi, ma poi trasformato per il grande schermo.

Festival Del Cinema Di Roma: la recensione e la conferenza stampa di Soap Opera

Genovese si è dichiarato molto legato e soddisfatto del film e del cast, che, a parte Memphis e Elisa Sednaoui, ha ritrovato dai suoi precedenti film. Genovese parla, infatti, dell’importanza, per lui, di ritrovare gli stessi attori, di fare compagnia come al teatro, essendo lui uno che ha lavorato in teatro.

Il film è una composizione di contrasti e lo si vede anche nelle scene e nelle ambientazioni: un contrasto tra la neve gelida dell’esterno e questa casa, calda e accogliente, dove chiunque vorrebbe vivere.

Sull’appellativo di “commedia sofisticata“, si è soffermato il regista, dicendo che, in ogni caso, si parla di una commedia e di un legame e un linguaggio semplice.

Festival Del Cinema Di Roma: la recensione e la conferenza stampa di Soap Opera

Grandi complimenti anche agli attori, che hanno recitato con una straordinaria naturelezza, quasi da sembrare tutto improvvisato.

Il regista Genovese, invece, riguardo la mancata definizione di luogo e tempo, ha parlato del suo rapporto con il cinema da spettatore, dicendo di perdersi nel mondo creato dal regista, fuggendo da ciò che è intorno. Ha concluso dicendo che non ama il realismo, anche perchè non ama la realtà di oggi.

Si è parlato di riferimenti e modelli cinematografici. Il regista ha affermato di non essersi ispirato a nessuno, se non alla voglia di voler fare commedia che non fosse sciatta da un punto di vista visivo e becera da un punto di vista del linguaggio, però pensando sempre di lavorare ad una commedia.

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