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Le coppie comiche della tv provano a conquistare il grande schermo e, dopo Pio e Amedeo, è il turno di Luca e Paolo. Il duo è protagonista di Un fidanzato per mia moglie, remake italiano del film “Un novio para mi mujer” firmato da Davide Marengo con la sceneggiature di Francesco Piccolo. Il cast è arricchito dalla protagonista femminile Geppi Cucciari, dal marito libertino Dino Abbrescia e dalla partecipazione di Ale e Franz. L’opera è prodotta da Beppe Caschetto e da Rai Cinema.

La storia racconta le vicende di Camilla (Geppi Cucciari), una ragazza sarda, e di Simone (Paolo Kessisoglu) con il quale decide di sposarsi e di trasferirsi a Milano lasciando le amiche, la famiglia e il suo lavoro in radio. Dopo due anni il loro rapporto è in crisi nera e il marito non la sopporta più: cede dunque alle dritte dell’amico e capo di lavoro Carlo (Dino Abbrescia) che gli consiglia di assoldare il Falco (Luca Bizzarri), un playboy piuttosto noto, per sedurla e farsi lasciare da lei visto che non è capace di farlo da sè. Si scatenerà un domino di reazioni che porterà i protagonisti a una soluzione finale inaspettata.

La pellicola è molto simile all’originale, come confessato dallo sceneggiatore, con la differenza che qui lo sport praticato dai personaggi è il basket e non il calcio. Vicenda altamente surreale e in alcuni parti divertente, estremizza i problemi della crisi di coppia. Luca Bizzarri è un improbabile playboy che cerca di aiutare il compagno di avventure Paolo Kessisoglu rubandogli la moglie, che quest’ultimo non riesce ad apprezzare. Il regista tenta di rendere i protagonisti vicini al comune marito e alla comune moglie degli italiani, permettendo così allo spettatore di immedesimarsi in loro. La fotografia non è male, con alcune immagini dall’alto di Milano notevoli e il “Ma che freddo fa” della colonna sonora è divertente e orecchiabile. La coppia gay composta da Ale e Franz nel loro cameo è ben riuscita. Il film però è non spiega i motivi della depressione di Geppi passando in modo istantaneo dalla felicità alla crisi matrimoniale. Esagerato anche costruire un personaggio sul suo odio verso la società e la personalità di Simone che non appena la moglie che gli rende la vita impossibile è tra le mani di un altro fa di tutto per riprendersela dopo aver assoldato un playboy per conquistarla. La pellicola non diverte neanche troppo ed è evitabile, ma per chi vorrà vederla in sala potrà farlo dal 30 aprile.

Valutazione: 5

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