Se oggi avete tra i 25 e i 40 anni, vi risulterà complicato accettare il fatto che tra poco saranno passati vent’anni – cifra tonda – dal 1996, e da tutto quello accaduto a quel tempo. Si sciolgono i Take That, ci sono le Olimpiadi di Atlanta e la Juventus vince la sua seconda (e finora ultima) Coppa dei Campioni/Champions League.
Soprattutto, per quel che ci riguarda, saranno passati vent’anni da quando siamo andati al cinema – o abbiamo affittato la VHS da Blockbuster – per vedere quel film.
Ne abbiamo selezionati dieci, di film, che nell’imminente 2016 compiranno (di già?) vent’anni.
Trainspotting
Inevitabile partire dal cult non solo di un anno ma anche di una generazione. Tratto dal romanzo del 1993 di Irvine Welsh e diretto da Danny Boyle, Trainspotting è un racconto grottesco e crudele, che rimane nella memoria anche per le interpretazioni (Ewan McGregor e Robert Carlyle su tutti) e una colonna sonora ispiratissima. A quanto pare, ci sarà il sequel.
Matilda 6 mitica
I genitori-carogna, la maestra Honey ma soprattutto la terribile Signorina Trinciabue: e poi lei, la tenerissima Matilda, protagonista di una piccola grande favola (tratta da Roald Dahl) capace di tenere incollati allo schermo ancora oggi milioni di (ex) bambini. Curiosi di sapere com’è Matilda oggi?
Il ciclone
Un ciclone di nome e di fatto, con cui il 31enne Leonardo Pieraccioni conferma quanto di buono aveva mostrato l’anno prima ne I laureati e firma il film più visto in Italia nella stagione 1996/1997. A vent’anni di distanza rimangono nella memoria la spagnoleggiante colonna sonora, il fascino irresistibile (ma meteorico) di Lorena Forteza e il “Tappami Levante!” di ceccheriniana memoria.
Le onde del destino
Molti lo ricorderanno più per Giovanni che in Tu la conosci Claudia? spezza per vendetta il DVD di Giacomo, piuttosto che per averlo realmente visto. A distanza di quasi vent’anni, lo struggente capolavoro di Lars von Trier rimane comunque tra i must del decennio, accompagnato da una struttura peculiare e una colonna sonora che non si dimentica.
A spasso nel tempo
Un Non ci resta che piangere in salsa boldesichiana. Caciarone e volgarotto ma anche ritmato e – per i fan del genere – imperdibile.
Quando Boldi e De Sica sembravano non potersi separare mai…
Scream
Quando l’ironia viene applicata all’horror – se c’è la mano di un maestro come Wes Craven – vengono fuori piccoli capolavori del genere. Cinefilo, adrenalinico e irriverente, verrà seguito da un buon sequel e da altri due francamente evitabili.
Dal tramonto all’alba
A proposito di ironia applicata all’horror, nel 1996 il 28enne Robert Rodriguez, dopo i buoni due capitoli del Mariachi, ingaggia George Clooney e l’amico Quentin Tarantino e li rende protagonisti di un violentissimo e spettacolare, a tratti esaltante, mixage di horror, splatter, western e grottesco. Nel cast ci sono anche Harvey Keitel e Juliette Lewis, ma soprattutto un’indimenticabile Salma Hayek.
Space Jam
Nel marzo del 1995 il 32enne Michael Jordan annuncia di averci ripensato e torna sui suoi passi rivestendo la maglia dei Chicago Bulls: una notizia clamorosa che la Warner Bros. sfrutta alla grande reclutando MJ e affiancandolo ai vari Bugs, Duffy, Titti, Silvestro e Lola Bunny. Uno spettacolare crossover human-cartoon che vanta molti altri cameo dal mondo del basket, tra cui Larry Bird e Patrick Ewing. E c’è – ricorderete – anche uno spaesato Bill Murray.
Il gobbo di Notre-Dame
Il 34° classico Disney ufficiale è il primo adattamento animato del capolavoro di Victor Hugo. A doppiare i protagonisti, Quasimodo ed Esmeralda, sono Massimo Ranieri e Mietta.
Independence Day
Gli Stati Uniti, quindi il mondo, che cadono a pezzi, sotto un impressionante attacco alieno rappresentato dal fracassone Roland Emmerich, reduce da Stargate e in procinto di girare Godzilla. Effetti speciali, manco a dirlo, premiati l’anno dopo con l’Oscar.