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Il 2014 per il cinema italiano è stato un anno da incorniciare, se non altro perché coronato dal grande successo internazionale di La Grande Bellezza. Tuttavia i problemi per il cinema tricolore restano: la distribuzione, la scarsa varietà di generi, mancanza di competitività all’estero. Eppure mai come prima, questa stagione che sta per concludersi ci ha mostrato quanto invece il nostro cinema sia vitale dal punto di vista creativo. A parlare ci sono i premi, Oscar a Sorrentino a parte: il Gran Prix a Cannes a Le Meraviglie di Alice Rohrwacher e la doppietta di Pif e Alessandro Rak all’European Film Awards rispettivamente con La mafia uccide solo d’estate e L’arte della felicità. Senza dimenticare Il Capitale umano, mattatore ai David di Donatello che purtroppo si è fermato ad un passo dalla cinquina agli Oscar come film straniero. Se invece buttiamo un occhio agli incassi del botteghino non possiamo non menzionare le immancabili commedie: da Un boss in salotto a Tutta colpa di Freud fino alle rivelazioni Smetto quando voglio e Song’e Napule. Siccome mancano pochi giorni alla fine del 2014, la redazione di Blog di Cultura ha messo ai voti tutti i film italiani usciti nel 2014 ed ecco la classifica che ne è venuta fuori. Buona lettura e buon 2015 a tutti. E che sia un anno nuovo pieno di tanti bei film da vedere (possibilmente italiani!).

Tutta colpa di Freud

tutta colpa di freud
Recentemente riproposto su Canale 5 in due serate, a poco meno di un anno dall’uscita in sala, il film di Paolo Genovese ha riscosso un ottimo successo di pubblico e di critica. Merito soprattutto del cast – Marco Giallini, Vittoria Puccini, Claudia Gerini, Anna Foglietta, Laura Adriani, Vinicio Marchioni, Alessandro Gassman – che danno vita a un quadretto familiare tutt’altro che idilliaco: al centro uno psicologo alle prese con i casi disperati di tre pazienti che sono anche le sue figlie.

Perez

perez
L’opera seconda di Edoardo De Angelis è una storia a metà tra thriller e noir ambientata in quel complesso metallico di grattacieli che è il centro direzionale di Napoli. Un opportunità di progresso mancata proprio come l’esistenza di Perez un avvocato che rinunciato a ogni ambizione vivendo nella mediocrità finché il pericolo si insinua nella sua casa. Se l’istrionico Luca Zingaretti dà vita a Perez il suo ambiguo antagonista è Marco D’Amore, attore rivelazione della serie tv Gomorra. Nel cast anche Massimiliano Gallo e l’esordiente Simona Tabasco.

Smetto quando voglio

smetto quando voglio
Sorprendente esordio alla regia per Sydney Sibilia con una commedia brillante e divertente che affronta il tema del precariato in una maniera del tutto originale: sette ricercatori universitari, stanchi delle continue promesse disattese su un posto stabile, decidono di mettersi in società e inventare una smart drugs da spacciare la notte in discoteca. Un Breaking Bad in salsa italica che fa il verso a La banda degli onesti, assolutamente da non perdere.

Il ragazzo invisibile

il ragazzo invisibile
Uscito in sala il 18 dicembre, Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores entra di diritto in questa classifica dei migliori film italiani se non altro perché portare sul grande schermo la storia di un ragazzino timido e introverso che un giorno si sveglia e scopre di avere un superpotere, è un esperimento inedito per il nostro cinema e a conti fatti anche ben riuscito. Il progetto ambizioso però non si ferma solo alla sala cinematografica. La pellicola fantasy è infatti solo una parte dell’universo crossmediale della storia che comprende anche un fumetto e un romanzo.

Il capitale umano

il capitale umano
La prova noir di Paolo Virzì ha segnato una vera svolta della sua poetica cinematografica: il regista toscano ha preso un thriller americano (l’omonimo romanzo di Stephen Amidon) e l’ha ambientato in un Nord Italia grigio e spettrale, dando vita a un apologo intrigante e avvincente che racconta con ironia e sarcasmo la cinica borghesia di provincia e l’apparenza di una vita felice, agiata e opulenta dietro cui invece si nasconde un’anima fragile e squallida. Nel cast: Fabrizio Bentivoglio, Fabrizio Gifuni, Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio e i giovani Matilde Gioli, Guglielmo Pinelli e Giovanni Anzaldo.

Scusate se esisto

scusate se esisto
Fingere di essere quello che non si è per ottenere quanto si merita. Questo il tema chiave attorno a cui gira la riuscitissima commedia di Riccardo Milani con la coppia Paola Cortellesi e Raoul Bova. Lui, un ristoratore divorziato, è un gay non dichiarato che si finge etero, lei un apprezzato architetto che torna in Italia fingendosi uomo per poter lavorare. Si incontrano e si sostengono in questa lunga battaglia per la parità dei sessi e contro la facile discriminazione verso gli omosessuali.

Un boss in salotto

un boss in salotto
Dopo i successi di Benvenuti al Sud e Benvenuti al nord, la nuova commedia di Luca Miniero – tra i film più visti in assoluto nel 2014 – con Rocco Papaleo e Paola Cortellesi scherza sulle differenze tra nord e sud: Papaleo e la Cortellesi sono due fratelli calabresi che si ritrovano a convivere dopo anni di lontananza. Lui è agli arresti domiciliari per implicazioni con la camorra, lei è finalmente riuscita a costruirsi una famiglia e una vita perfetta. L’ordinaria routine sarà sconvolta dall’ospite particolare e ci sarà da ridere.

Song’ e Napule
Con 4 nastri d’argento, 2 David di Donatello e un Globo d’oro la commedia dei Manetti Bros è stata tra le sorprese di questa stagione cinematografica. Con l’ironia che li contraddistingue sovvertono gli stereotipi partenopeo rivisitando in chiave comica i cult poliziotteschi degli anni ’70. Un pianista disoccupato diventa un agente di polizia e si infiltra in una band neomelodica napoletana per catturare un boss.
Italy in a Day
Il regista premio Oscar Salvatores firma questo primo esperimento di cinema collettivo e partecipato, versione italiana di “Life in a Day”, un progetto ideato da Ridley Scott. Si tratta di un film documentario che offre uno spaccato su un giorno nella vita degli italiani. Desideri, paure, sogni, emozioni. Tutto quello di importante che accadeva il 26 ottobre 2013 è stato immortalato attraverso uno smartphone o una fotocamera da centinaia di italiani: 2.200 ore di immagini e oltre 600 video trasformati in un social movie di 75 minuti, un diario emotivo, un censimento dei pensieri degli italiani, una fotografia tenera, appassionata e talvolta disperata dell’Italia fatta dallo sguardo senza filtri di chi la abita.
Il giovane favoloso

il giovane favoloso
Poteva essere un rischio portare sul grande schermo la vita del sommo poeta Giacomo Leopardi. E invece il film di Mario Martone con un perfetto Elio Germano ci restituisce tutta la grandezza artistica ma anche l’aspetto più profondo della sua dimensione umana. Ne viene fuori un Leopardi libero nel pensiero, sarcastico, un ribelle che sfugge alle costrizioni morali e a quell’etichetta di pessimista con cui abbiamo imparato a conoscerlo sui banchi di scuola.

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