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La vicenda Jarvis è divenut ormai un tormentone sul web.

Il pro gamer di Fortnite è stato bannato da Epic Games per aver utilizzato un aimbot in una partita non classificata.

Dopo il ban a vita Jarvis, che ha lanciato un messaggio di suse disperato, ha deciso di abbandonare villa di Los Angeles in cui risiedeva e tornare nel Regno Unito dalla madre per quella che ha definito una “pausa di riflessione”.

Il pro gamer aveva realizzato un video dove utilizzava un bot studiato per aiutare i giocatori a mirare gli avversari.

Il bot è ovviamente illegale per Epic Games e, nonostante l’obiettivo fosse una sorta di scherzo, Jarvis si è visto bannare a vita dalla società che lo accusa di aver violato il regolamento, oltre ad avere rovinato il divertimento degli altri giocatori proprio con il bot in questione.

Jarvis se ne va quindi dalla villa da 14,8 milioni di dollari dove risiedeva a Los Angeles.

“Prendere una pausa non sarà facile, ma so che è la cosa giusta da fare”, spiega in un video.

“Tornerò a casa per un po’ con la mia famiglia e rifletterò su cosa sia più importante fare nella mia vita e cosa succederà in seguito”.

“Voglio che sappiate che farete degli errori nella vostra vita, ma la cosa più importante è cosa riuscite ad apprendere da quegli errori e come diventare una persona migliore”.

Di sicuro Jarvis ha accumulato abbastanza denaro per non soffrire più di tanto del bann a vita e del possibile abbandono del gioco.

Perde però la sua passione, oltre alla possibilità di poter accumulare ulteriori milioni come fatto fino ad adesso.

Quella dei pro gamer, solitamente teenagers che diventano milionari grazie a titoli come Fortnite, è una realtà relativamente nuova con tutto il suo panorama di curiosità e gossip.

Tra Ninja e Jarvis, il mondo degli esports sembra avere i suoi primi grandi protagonisti.

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