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Nel giorno in cui Gabriela Mistral– poetessa femminista di origini cilene- avrebbe spento 126 candeline, il motore di ricerca Google ha deciso di renderle omaggio con uno dei suoi doodle. Se questo nome non vi ricorda nulla, Blog di Cultura vi aiuta a fare mente locale.

Gabriela Mistral, è per la poetessa cilena il doodle di Google

Gabriela Mistral- pseudonimo di Lucila de María del Perpetuo Socorro Godoy Alcayaga- nacque a Vicuña, il 7 aprile del lontano 1889. Oltre a scrivere bellissime poesie, la Mistral è stata anche un’educatrice e, inoltre, la prima donna latinoamericana a vincere l’ambito Premio Nobel per la letteratura, nel 1945.
I temi centrali delle sue opere più apprezzate- come Piececitos de Niño, Balada, Todas Íbamos a ser Reinas, La Oración de la Maestra, El Ángel Guardián, Decálogo del Artista e La Flor del Aire– sono: l’amore, l’affetto per la madre, le proprie memorie dolorose, la tristezza e la guarigione. Il tema della morte, poi, fu più volte ripreso dalla poetessa cilena, in particolar modo dopo il suicidio di Romeo Ureta, lavoratore delle ferrovie di cui, probabilmente, era innamorata.

Ad appena 14 anni, Gabriela Mistral era già in grado di mantenere economicamente se stessa e la madre in quanto, in seguito al precoce abbandono del padre, iniziò a lavorare come aiuto-insegnante.

Nel 1904 inizia a pubblicare alcune delle sue prime poesie- quali Junto al Mar, Ensoñaciones, Carta Íntima e Junto al Mar– nel giornale locale “El Coquimbo de La Serena“, firmandosi ogni volta in modo diverso. Dopo molte premiazioni, la poetessa raggiunge la fama internazionale grazie all’opera Pubblica Desolación.

Gabriela Mistral era innamorata dell’Europa, dove andò spesso, tanto da pubblicare a Madrid Ternura, una composizione di composizioni pensata per i bambini, ma scritta con una certa concentrazione sul corpo femminile.
Dal 1932 fino al giorno della sua morte, inoltre, Gabriela Mistral è stata ance console del suo Paese, il Cile, svolgendo il suo ruolo in Italia, in Grecia, in Spagna, in Francia, in Portogallo, in Messico, negli Stati Uniti e a New York. Una donna, dunque, che non sapeva il significato di riposarsi, visto che anche dopo la pensione come educatrice continuava a scrivere articoli per diversi giornali, comporre poesie e svolgere infinite mansioni.

Come citato sopra, la Mistral ottiene il 15 novembre del 1945 il Premio Nobel per la letteratura, così come è stato per un altro grandissimo poeta cileno: Pablo Neruda. Neanche a dirlo, fu proprio lui a spingerla per intraprendere questa carriera.

La Mistral morì il 10 gennaio del 1957, a 67 anni, a New York, a causa di cancro. Il governo cileno dichiarò tre giorni di lutto internazionale per questa perdita, nei quali centinaia di migliaia di concittadini cileni andarono a renderle l’ultimo omaggio.
Una donna che non è mai stata dimenticata tanto che, a 126 anni dalla sua nascita, anche Google non ha potuto fare a meno di ricordarla.

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