Hold the door! Hold the door! Hold the door!
Per cinque stagioni abbiamo tutti pensato che Hodor, il gigante buono oltreché angelo custode di Bran Stark, fosse la mente semplice di Game of Thrones, un figurante rispetto alle vicende che contano. Il quinto episodio della sesta stagione, andato in onda in nottata (anche in Italia, su Sky Atlantic HD), ha smentito brutalmente questa teoria, svelando cosa si cela realmente dietro Hodor e sull’unica parola da lui pronunciata in tutta la serie, il suo nome appunto: la citazione sopra riportata ci spiega tutto.
Durante gli episodi precedenti di Game of Thrones 6 avevamo già fatto la conoscenza del giovanissimo Hodor, il cui vero nome è Wylis, all’interno delle visioni ambientate nel passato di Bran Stark: il ragazzino si mostrava presente a sé stesso. Nell’ultima puntata di GoT 6 assistiamo al presente che interagisce col passato: durante una delle sue visioni, Bran si fa incoscientemente toccare e marchiare dal leader degli Estranei, che perciò vengono a conoscenza del luogo in cui è ubicata la caverna in cui si nasconde insieme a Hodor, Meera e il Corvo, oltre ai Figli della Foresta.
Gli Estranei giungono immediatamente a destinazione: il loro obiettivo è prendere Bran. Che però, mentre è in corso l’assalto, si trova insieme al Corvo in una visione del passato, ambientata a Grande Inverno, in cui appaiono da ragazzini suo padre, Ned Stark, e proprio Wylis/Hodor. Nel presente, Meera cerca disperatamente di destare dalla trance Bran, per far sì che anche Hodor (controllato al giovane Stark) si risvegli e possa contrastare l’avanzata degli Estranei. Nel momento in cui Meera riesce a trascinare Bran oltre la porta segreta, che conduce alla salvezza, Hodor cerca col peso del suo corpo di tenerla chiusa, così da non permettere agli Estranei di passare. Sentendosi dire da Meera “Hold the door!” (“Tieni la porta [chiusa]”). Contemporaneamente, nella visione di Bran, il giovane Wylis entra in trance e inizia a ripetere fino allo spasimo la stessa cosa, Hold the door!. La frase si contrae man mano in Hodor (linguisticamente, una crasi), mentre nel presente gli Estranei sfondano la porta e (anche se questo non è mostrato esplicitamente) uccidono l’amico di Bran, mentre questi è trascinato via da Meera.
Un rivelazione sconvolgente, anche nell’economia della trama di Game of Thrones: è la prova della possibile interazione tra passato e presente. Intanto, comprensibilmente, i seguaci della serie sono già in lutto per la dipartita del gigante buono, sacrificatosi per il giovane Stark.
@GameOfThrones He held the door, I couldn't hold the tears. #Hodor pic.twitter.com/y26z1S57ZH
— Arham (@arhamalii) 23 maggio 2016
La domanda ora è: come verrà reso in italiano, e nelle altre lingue, Hold the door? Ma soprattutto: sapevate che nel 2008 un fan di Game of Thrones aveva previsto (quasi) tutto?
[Foto: HBO]