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Tutto va come deve andare, cantava Max Pezzali: finalmente, lo si può dire anche per Game of Thrones.

Alle 3 (ore italiana) del 20 giugno, Sky Atlantic HD ha trasmesso The battle of the bastards, nono episodio della sesta stagione della serie HBO, che ha mostrato l’esito del conflitto tra l’esercito guidato da Jon Snow e la sorellastra Sansa Stark e quello dello spietato Ramsay Bolton: e per una volta, le aspettative dei fan non sono state deluse.

È una sequenza bellica degna di Salvate il soldato Ryan quella che rappresenta la grande battaglia per il dominio del nord: l’esercito di Ramsay è in netta superiorità rispetto a quello avversario, ma alla fine interviene – come già leakato nei giorni scorsi dal web – Provvidenza Baelish a mettere le cose a posto.

Lo scontro sul campo ha innanzitutto un antefatto: Jon Snow propone a Ramsay Bolton di evitare la carneficina e duellare alla vecchia maniera, ma prevedibilmente l’ex marito di Sansa Stark rifiuta. Poco prima della battaglia Ramsay porta alla vista di Jon Rickon, il fratellastro tenuto in ostaggio per diverso tempo: Bolton lo invita a correre verso il fratello, per poi ucciderlo con una freccia scoccata da dietro. Cieco per la rabbia, il figlio illegittimo di Ned Stark intende affrontare l’avanzata della cavalleria avversaria da solo, ma è a quel punto che ha inizio il vero scontro tra i due schieramenti.

Game of Thrones 6

Ed è una battaglia violentissima, girata con uno straordinario utilizzo di effetti speciali: nonostante la netta inferiorità, gli uomini a supporto degli Stark, con l’ausilio di Thormund e ser Davos, tengono botta, ma sembrano sul punto di arrendersi quando Bolton ordina ai suoi lancieri di circondare gli avversari. La fazione Stark pare spacciata, lo stesso Jon Snow sembra sul punto di (ri)morire, quasi schiacciato dalla calca venutasi a formare, ma ecco che sull’altro versante fa capolino la cavalleria guidata la Lord Petyr Baelish, con Ditocorto desideroso di farsi perdonare da Sansa per le manipolazioni precedenti.

Game of Thrones 6

Gli uomini di Baelish riescono a far breccia nell’assedio dei lancieri di Bolton e a porre l’esito dello scontro a favore della fazione degli Stark. A quel punto, Ramsay Bolton, rimasto in disparte per tutta la durata della battaglia, fugge vigliaccamente verso il Castello, cercando di rifugiarsi lì. Ma Jon Snow sfonda facilmente la linea difensiva e coi suoi uomini penetra nel Castello, affrontando faccia a faccia il nemico: Ramsay, incapace di sostenere uno scontro a mani nude, cerca di ucciderlo con un’altra freccia, ma viene assalito e massacrato dai pugni del rivale, che alla fine evita il colpo di grazia.

Game of Thrones 6, ecco chi vince tra Jon Snow e Ramsay Bolton

Perché esecutrice del destino di Ramsay deve essere proprio Sansa, che per lungo tempo ha subito la violenza del marito: rinchiuso nei sotterranei del Castello, Bolton dice alla sua sposa di essere ormai parte di lei (allude forse alla presunta gravidanza?), ma la figlia di Ned Stark lo fa mangiare vivo dai suoi mastini. Sì, proprio quelli che Ramsay aveva usato per far fuori Walda Frey e il suo neonato, legittimo erede del patrigno Roose Bolton. Mentre Ramsay viene sbranato dai cani, Sansa Stark si allontana con un sorriso più che compiaciuto.

Per una volta, anche in Game of Thrones tutto va come deve andare.

[Foto: HBO]

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