E’ quasi da non credere la grande civiltà e la sportività con cui la nazionale giapponese e il suo affiatato pubblico hanno affrontato la sconfitta.
Le immagini dei tifosi che hanno pulito lo stadio hanno già fatto il giro del mondo come emblema di una cultura avanzatissima basata sul rispetto e sull’educazione. Straordinaria è anche la reazione di pubblico, CT e giocatori. Mentre la media delle nazionali mondiali piagnucola di fronte alle sconfitte e grida all’arbitraggio di parte, il Giappone ha pienamente accettato la sconfitta di fronte al caotico gioco del Belgio, ammettendo la superiorità degli avversari e impegnandosi a crescere ancora di più dopo questo grande risultato che ha fatto sognare un paese intero.
“È stata davvero una tragedia – afferma il CT della squadra -. Mi sento devastato, sono molto deluso. I giocatori hanno giocato al meglio delle loro possibilità, abbiamo espresso un buon calcio, ma l’obiettivo era qualificarsi. Non posso quindi definire questa gara un successo. Siamo riusciti a mostrare una mentalità diversa rispetto al passato, ma non è bastato. Abbiamo disputato una prova alla pari degli avversari, la responsabilità della sconfitta è mia e non dei giocatori”.
Ma non finisce qui, l’altra immagine che sta facendo il giro del mondo tra giornali e condivisioni web è quella dello spogliatoio. La squadra ha infatti lasciato uno spogliatoio a dir poco perfetto, pulitissimo e in ordine, meglio ancora di quando sono arrivati.
Non potevano mancare poi i ringraziamenti del ministro giapponese Shinzo Abe che dice; “Con tutto il cuore ringrazio i giocatori della nazionale giapponese – ha detto il primo ministro – che hanno fatto tutto il possibile fino alla fine e ci hanno regalato cosi’ tante emozioni. Grazie per questi giorni avvincenti in cui ci e’ sembrato di sognare”.