È accaduto il 12 ottobre 2009 durante una puntata de I fatti vostri, programma andato in onda su Rai 2. Il noto conduttore Giancarlo Magalli veniva imputato insieme ad altre sei persone nel processo scaturito da una involontaria violazione della legge che disciplina il sistema radiotelevisivo: veniva contestato il mancato controllo sull’esposizione di un minore coinvolto in vicende giudiziarie. I protagonisti della vicenda erano un padre, una figlia minorenne e la madre di quest’ultima che sporse denuncia contro l’ex marito, il quale l’accusava di aver somministrato il Roipnol (uno psicofarmaco) alla bambina di 5 anni e di aver inferto lividi sul viso della piccola condannandola a ricorrenti ricoveri in ospedale.
Nel mirino della querela presentata dalla signora, però, furono coinvolti successivamente anche il presentatore, (quando si dice fare di tutta l’erba un fascio!), seguito da altri collaboratori, in quanto il nome della bambina venne fatto scorrere nel ‘sottopancia’ durante la trasmissione, rendendola così identificabile nonostante fosse minorenne.
Oggi, dopo un sofferto iter giudiziario, viene posta la parola fine a questa brutta vicenda durata fin troppo. Oltre a Giancarlo e all’allora direttore di Rete Massimo Liofredi, anche gli autori Michele Guardì, Giovanna Flora e Maria Rosaria Zamponi finalmente possono cantare vittoria dopo aver ricevuto la sentenza da parte del giudice Giuseppe Tibis del tribunale di Piacenza che li ha assolti.
Lo stesso Magalli si dice soddisfatto del responso positivo. Queste le sue parole sulla pagina ufficiale del noto social network in cui non risparmia parole dal retrogusto amaro verso chi sino ad oggi si è divertito a diffamarlo attraverso i giornali: “Siete stati tutti resi edotti per settimane da parecchi giornali del mio coinvolgimento in un processo per diffamazione. Io, per la verità, non avevo fatto nulla, ma la stampa si è tanto divertita a farmi apparire come un criminale imputato, prossimo ai ceppi o alla palla al piede.
Ora quel procedimento si è concluso e potrei scommettere che della sentenza molti di quei giornali si guarderanno bene dal darne conto. E allora lo faccio io – Assolto per non avere commesso il fatto”. Ed ora vediamo che risalto daranno a questo. Baci“.
[Credits Cover: Claudio Bernardi/Lapresse, Roma]