Birdman vs Boyhood. Sembra questa la sfida più avvincente che animerà i Golden Globe 2015. Se il film di Richard Linklater è favorito nella categoria drama, quello di Inarritu invece ha buone possibilità di aggiudicarsi il globo d’oro come miglior film comedy-musical. Un risultato che avrà delle ripercussioni anche nella categoria del migliore attore protagonista.
Che sia proprio Michael Keaton a portarsi a casa il premio, infatti, è una possibilità molto più che concreta. Ovviamente la corsa vede schierati dei contendenti di tutto valore, da Ralph Fiennes a Christoph Waltz, ma è difficile immaginare che qualcuno di loro superi la performance di Mr. Keaton, che tra l’altro è alla prima nomination ai Golden Globe della carriera.
Ma prima di lanciarci nei pronostici finali, diamo uno sguardo alla cinquina di attori tra cui la Hollywood Foreign Press sceglierà il vincitore di questa 72esima edizione dei Golden Globe.
Ralph Fiennes – The Grand Budapest Hotel
Ralph Fiennes si conquista la sua quinta nomination ai Golden Globe con l’eccellente performance in The Grand Hotel Budapest di Wes Anderson, dove interpreta un concierge tanto cinico ed eccentrico quanto distinto, che conosce vizi e virtù delle anziane frequentatrici che affollano il suo hotel. Una performance insolitamente comica per l’attore inglese che potrebbe far breccia nel cuore della giuria.
Michael Keaton – Birdman
Se il ruolo di Fiennes sembra il classico ruolo “award-bait” (acchiappa premi, per dirla spicciola), nulla può di fronte alla scintillante performance di Keaton, un divo di Hollywood sul viale del tramonto che cerca di reinventare la carriera allontanandosi dal ruolo di supereroe che l’ha reso famoso. Sparito dalle scene, ci voleva un ruolo che ripercorresse la sua stessa parabola discendente professionale per rilanciarlo nell’olimpo delle star. E siccome 1+1 fa sempre 2, non ci dimentichiamo quanto Hollywood ami le storie di seconde possibilità.
Bill Murray – St. Vincent
Bill Murray il suo ruolo da “comeback” (e conseguente Golden Globe) l’ha già avuto in Lost in Translation nel 2003. Poche chance dunque per lui che nella commedia St. Vincent interpreta un veterano di guerra, burbero e alcolizzato che fa da babysitter e mentore al figlio adolescente di una vicina di casa. Questa è la quinta candidatura ai Globes per Murray.
Christoph Waltz – Big Eyes
Christoph Waltz ottiene la sua terza nomination ai Golden Globe (la prima da protagonista) con la nuova pellicola di Tim Burton, Big Eyes, dove interpreta Walter Keane marito della pittrice Margaret, che negli anni ’60 si appropriò indebitamente il merito dei celebri dipinti dei bambini dagli occhi grandi. Con due globes già vinti è lui il più indicato a ricoprire il ruolo di outsider.
Joaquin Phoenix – Inherent Vice
Poche chance invece per Phoenix che dopo essere stato apprezzato in Her (2013), con il film di Paul Thomas Anderson conquista la sua quinta nomination ai Globes. Barba lunga e aspetto trasandato, interpreta Larry “Doc” Sportello, un detective che indaga sulla scomparsa della sua fidanzata, sullo sfondo di una Los Angeles degli anni ’70 infestata da droga e criminalità.
E questo il pronostico di Blog di Cultura sulla vittoria finale.