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Credits: Paul Drinkwater/NBC

“Proverò ad essere carino stasera…”. Parole che suonano più come una minaccia che come una promessa quando a pronunciarle è Ricky Gervais, comico, regista e attore britannico, noto per le sue battute al vetriolo e “politicamente scorrette”. E il monologo di apertura dei Golden Globes 2016 non è certo da meno. Inizia subito con uno “Shut up!” (Silenzio!) urlato al pubblico, in modo da poter iniziare il suo show, e subito dopo chiama Sean Penn una “spia” (per la sua discussa intervista con El Chapo), p rendein giro Jennifer Lawrence per la sua battaglia sull’uguaglianza dei compensi tra attori e attrici di Hollywood e “offende” Caitlyn Jenner con una battuta che di sarcastico ha ben poco. “Sono cambiato,” dice Gervais. “Non come Bruce Jenner, ovviamente.Adesso Caitlyn Jenner, naturalmente.”

“Che anno che ha avuto”, ha continuato.“Lei è diventata un modello per le persone trans in tutto il mondo, dimostrando grande coraggio nel rompere le barriere e distruggendo gli stereotipi. Ma non ha fatto molto per quelli sulla guida delle donne, ma non si può fare tutto.” Il riferimento, nemmeno troppo velato, all’incidente stradale in cui la Jenner fu coinvolta nel febbraio scorso e nel quale morì una donna.

Caitlyn Jenner comunque non è stato l’unico bersaglio di un discorso giudicato da molti profondamente offensivo. Gervais non ha risparmiato stoccate a “Spotlight,” un film sugli abusi dei preti cattolici sui bambini, molto apprezzato a suo dire da Roman Polanski; più tardi, durante lo show, una frecciatina anche all’affaire Charlie Sheen. Al momento di introdurre Jennifer Lawrence e Amy Schumer, le star “Joy” e “Trainwreck,” Gervais ha scherzato “no, non sono le due favorite di Charlie Sheen.”

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