Gomorra è un fenomeno televisivo dalla portata talmente ampia da valicare i confini prettamente artistici e assumerne di altri, sociali e culturali. Ma quando si parla di eccessiva empatia nei confronti dei criminali mostrati dagli sceneggiatori, si dimentica l’altra faccia della medaglia, la rabbia e l’odio smisurati che si creano attorno a personaggi che si rendono protagonisti di atti atroci. Questo è il caso di Fabio De Caro, l’interprete di Malammore, fida spalla destra di Don Pietro Savastano, costretto nel copione ad uccidere la piccola Mariarita, figlia di Ciro Di Marzio, in una delle scene più crude dell’intera serie.
A difendere De Caro anche Salvatore Esposito, interprete dell’amatissimo Genny Savastano, che sul suo profilo Facebook rilascia un post per il collega: “Noi Attori di #Gomorra siamo dei professionisti ed il fatto che alcune persone confondono il personaggio con l’Artista significa che siamo riusciti a pieno nel nostro compito . Ma sta accadendo una cosa bruttissima che solo in Italia accade ovvero insultare sul personale il mio collega Attore Fabio de Caro per l’atroce atto( di cui non spoilerero’ )che il suo personaggio Malammore ha compiuto nell’ultimo episodio . Chiedo a voi pochi di indignarvi ed urlare si ma contro le persone che tutti i giorni nella vita reale compiono questi atti barbari e rovinano l’immagine della nostra amata terra . Noi siamo Attori e portiamo l’Arte che ci scorre nelle vene nel mondo , e dovremmo vantarcene tutti !!! Al pubblico intelligente chiedo di aiutarmi a difendere il nostro lavoro e la nostra vita !! Grazie !!S.”
E a confermare ciò. proprio l’interprete di Malammore, che aveva dichiarato a caldo nelle primissime interviste successive al finale di stagione di “Gomorra”, che quella era stata senza dubbio la scena più difficile e atroce da girare.