La casa di produzione di Gomorra La Serie, Cattleya, pare abbia subito estorsione per l’affitto dei locali della villa dove sono state svolte le riprese del kolossal TV di Sky atlantic HD. Nello specifico, la dimora del Boss, Don Pietro Savastano, pare sia di proprietà di un Boss della camorra. La produzione aveva sin da subito dichiarato di non essere a conoscenza dell’identità dell’intestatario dei locali e di averne appreso solo dopo l’inizio delle trattative. L’importo versato per l’affitto della struttura era stato congelato, in attesa che le indagini aperte del Tribunale di Napoli facessero il loro corso.
Accuse gravi si leggono adesso contro la produzione di Gomorra La Serie. Il Fatto Quotidiano riporta che non solo Cattleya conosceva la proprietà della casa da parte del Boss di Torre Annunziata, bensì Gennaro Aquino e Gianluca Arcopinto, sentiti dalla Polizia Giudiziaria, secondo gli inquirenti rendevano “false dichiarazioni” o “tacevano” sul pagamento di somme di denaro, circa 6mila euro da loro versate, a titolo estorsivo. Matteo De Laurentiis, produttore esecutivo della serie, sentito dal PM di Napoli e venuto a conoscenza dell’indagine in corso, ne “svelava” il contenuto ai due, secondo l’accusa, pregiudicando in tal modo l’acquisizione di prove aggiuntive per lo svolgimento delle indagini.
Si legge sulla pagina Facebook di Roberto Saviano, autore del prodotto Gomorra:
“Questa mattina ho appreso dai giornali dell’indagine che riguarda Gomorra – La Serie. Sono stati arrestati tre esponenti del clan Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata per estorsione ai danni della casa di produzione e indagati tre rappresentanti di Cattleya (per altro, sempre sulla stampa, sto leggendo i testi delle intercettazioni e sono agghiaccianti).
Ho voluto parlare personalmente con il presidente di Cattleya per capire come stessero le cose, quanto sapessero al riguardo, e mi ha assicurato la totale estraneità della casa di produzione.
Cattleya ribadisce che “la magistratura, stante l’intervenuto sequestro dell’immobile da parte della Procura competente, successivo alla data del contratto di locazione, ha autorizzato lo svolgimento delle riprese e disposto che il restante pagamento della locazione venisse effettuato, come è effettivamente avvenuto, su un conto indicato dalla Amministrazione Giudiziaria”.
Naturalmente leggo i giornali e le notizie sono molte e non tutte univoche. C’è chi riporta un ulteriore pagamento alla famiglia Gallo, successivo al sequestro della villa, in conseguenza di minacce che la produzione avrebbe ricevuto dal clan di Torre Annunziata. Non mancherò di aggiornarvi in merito a questa vicenda“.
Il post pubblicato da Roberto Saviano sulla pagina ufficiale: