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Se qualcuno fosse scettico a proposito del tentativo di Gomorra La serie di raccontare la realtà, è la realtà stessa a darne conferma. Perchè la produzione della serie (Sky, Cattleya) sarebbe stata vittima di un tentativo d’estorsione per poter girare alcune sequenza in un’abitazione di Torre Annunziata sequestrata dallo stato.

Accusati di questa vera e propria imposizione del pizzo, sarebbero Francesco Gallo, attualmente detenuto e considerato uno dei capoccia del clan Gallo – Cavalieri di Torre Annunziata – e i suoi genitori, Raffaele Gallo e Annunziata De Simone.

Il comunicato proviene da una nota della Direzione distrettuale antimafia (Dda) della procura di Napoli che ha richiesto un’ordinanza cautelare in carcere per i tre imputati. I carabinieri del Nucleo investigativo del comune in provincia di Napoli hanno effettuato questa mattina l’operazione di prelievo ai danni dei genitori di Francesco Gallo.

Le indagini raccontano lo svolgimento delle vicende: la produzione di Gomorra La serie, una volta individuata la location ideale in cui ambientare la base del clan Savastano, di proprietà con Gallo, si sarebbe accordata col boss per un corrispettivo di 30 mila euro al mese di affitto. Durante le riprese, arrivato l’arresto di Gallo, e decaduta la proprietà dell’immobile per il sequestro attuato dallo stato, è qui che si manifesta il reato, con il protrarsi dei pagamenti effettuati dai membri della produzione a favore di Gallo e del suo clan, anzichè nei confronti del solo ufficiale giudiziario preposto a tale transazione.

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