Mentre Green Book conquista gli Oscar, in Italia non sfonda il botteghino.
E’ invece Dragon Ball Super il film campione di incassi che sbaraglia l’agguerrita concorrenza e conquista le sale.
Dragon Ball ha origini nel lontano passato, una serie di fumetti di anime uscita negli anni 90, evoluta poi negli anni in varie incarnazioni come Dragon Ball GT.
Con il 2015, arriva Dragon Ball Super, nuova serie che riporta i Super Sayan sotto gli occhi dei nuovi telespettatori, regalando incredibili momenti, sia agli amanti della serie principale, che a chi non conosce i primi straordinari capitoli.
L’ultimo film della saga racconta le vicende di Broly, uno dei Super Sayan sopravvissuti alla distruzione del pianeta Namek.
Il film mostra come Vegeta, preoccupato dalla presenza di un Super Sayan dall’incredibile potere lo abbia esiliato su un inospitale pianeta.
Mentre Feezer continua la sua avanzata alla conquista dei mondi, ecco che trova Broly e lo addestra come super soldato da utilizzare per sterminare la razza dei Sayan.
Saranno Goku e Vegeta ad unirsi in una fusione per affrontare la potentissima creatura capace di trasformarsi in Super Sayan Leggendario.
Una trama all’insegna dell’azione e degli scontri furiosi nel pieno stile della saga.
Una storia questa, che lascia poco spazio a retroscena e segreti e che basa tutto sulla pura azione.
Ambientato nel passato, Dragon Ball Super: Broly non aggiunge molto alle vicende, limitandosi a offrire alcuni dettagli in più sulla misteriosa fine del pianeta Namek, causa dell’arrivo di Goku sulla terra e, successivamente delle splendide vicende della battaglia con Freezer e dell’arrivo di Vegeta.
Dragon Ball Super: Broly è un pop corn movie, che riesce a conquistare il pubblico, regalando leggerezza e animazione di alta qualità tecnica.
Una stranezza nelle sale italiane che sembrano ignorare la notte degli Oscar, e dedicarsi invece a un sottobosco nazionale che vive dei suoi trend e delle sue passioni.
