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Gli appassionati del genere horror, e non solo, conosceranno a memoria le trame dei film più famosi. Ma vi siete mai chiesti da dove è venuta l’ispirazione per realizzare capolavori come Psycho piuttosto che L’Esorcista o Le colline hanno gli occhi? Beh, se è vero che la realtà a volte è molto più spaventosa di quanto sia la finzione, leggende antiche, misteri insoluti o terribili fatti di cronaca sono stati una vera e propria manna dal cielo per registi e sceneggiatori americani. Molti dei film horror più di successo infatti sono tratti da storie realmente accadute, ancora più raccapriccianti, di quelle raccontate sul grande schermo. Con Halloween alle porte Blog di Cultura ha messo insieme una lista, in ordine sparso e casuale, di dieci film e delle loro altrettante storie inquietanti.

The Mothman Prophecies (2002)

Il film: John Kline arriva senza rendersene conto nella cittadina di Point Pleasant in Virginia. A quel punto, incuriosito anche dagli strani disegni ritrovati tra le cose della moglie, appena deceduta, inizia ad indagare sulla leggenda dell’Uomo Falena, le cui apparizioni misteriose sembrano presagire eventi disastrosi.

La storia vera: Tra il 1966 e il 1967, in West Virginia e nella regione dell’Ohio, diverse persone giurarono di aver visto una misteriosa creatura, alta come un uomo, con ali grandi e occhi rosso fuoco, volare a velocità innaturale. Gli avvistamenti, raccontati dal giornalista John Keel nel libro da cui è tratto il film omonimo, scatenarono un’isteria di massa che culminò il 15 dicembre 1967, quando il crollo del Silver Bridge causò la morte di 46 persone. Il disastro e gli avvistamenti del Mothman furono inevitabilmente associati: l’Uomo Falena era apparso come un presagio della tragedia imminente o ne era stata la causa? Da allora segnalazioni della strana creatura si sono avute anche nei giorni che precedettero altri eventi tragici dal disastro di Chernobil nel 1986 al crollo delle Torri Gemelle nel 2001.

Entity (1982)

Il film: Carla Moran, una giovane madre single di tre figli, è tormentata da una entità sovrannaturale invisibile che abusa di lei ripetutamente e aggredisce in vari modi i suoi familiari. Alcuni ricercatori paranormali tentano di intrappolare e scacciare via lo spirito.

La storia vera: Nel 1974 la californiana Doris Bither, madre di quattro figli, residente a Culver City, a Santa Monica, si rivolse ad alcuni ricercatori paranormali della UCLA, Kerry Gaynor e Barry Taff, sostenendo di essere perseguitata da un’entità invisibile che l’aveva ripetutamente aggredita e, una volta, persino stuprata. Gli studiosi documentarono effettivamente l’inspiegabile spostamento di oggetti nella casa della donna, improvvisi abbassamenti di temperatura, e lampi di luce, ma non hanno mai assistito alle violenze, ne hanno cercato di catturare lo spirito. Gli attacchi comunque sono diminuiti quando la Moran ha traslocato.

Open Water (2003)

Il film: Daniel Kintner e Susan Watkins, una giovane coppia appassionata di immersioni subacquee, durante una vacanza ai Caraibi, partecipano ad un’escursione in mare aperto. Ma a causa di un errore nel conteggio dei sub riemersi e risaliti a bordo, la barca riparte, lasciando Daniel e Susan da soli in mezzo all’Oceano Atlantico, e in una zona infestata da meduse e squali. Daniel viene ucciso da un predatore del mare, Susan per non fare la stessa fine decide di annegarsi.

La storia vera: I protagonisti reali di questa assurda e inquietante storia sono Tom e Eileen Lonergan, una coppia americana, scomparsa a largo delle coste australiane, vicino la Grande Barriera Corallina, nel gennaio del 1998. Due giorni dopo, quando alcuni oggetti personali della coppia vengono rinvenuti a bordo, la compagnia di diving, si accorge dell’errore, ma ormai è troppo tardi. I corpi dei Lonergan non sono mai stati ritrovati. Nessuno sa come siano andate le cose nella realtà, se ad ucciderli siano stati gli squali o se i due in preda allo sconforto si siano semplicemente lasciati andare. Sono sopravvissuti sicuramente alla notte. È evidente dal messaggio di aiuto, datato 26 gennaio, scritto su un dispositivo di comunicazione subacquea rinvenuto tempo dopo da alcuni pescatori. Sui resti della loro attrezzatura per l’immersione, rinvenuti su una spiaggia a più di 100 chilometri a nord-ovest da dove la coppia è stata vista per l’ultima volta, non c’erano segni di morsi. Più probabile quindi che la coppia sia morta per disidratazione.

L’Esorcismo di Emily Rose (2005)

Il film: L’avvocato Erin Christine Bruner difende un prete dall’accusa di aver causato la morte di una giovane donna di nome Emily Rose, su cui aveva eseguito un esorcismo. La storia viene raccontata in un continuo rimando tra i flashback della donna e l’udienza in aula.

La storia vera: Il film è ispirato alla vicenda di una sedicenne tedesca di nome Anneliese Michel che morì a seguito di un esorcismo. Cresciuta in una famiglia fervente cattolica, Annaliese iniziò ad accusare i primi disturbi nel 1968. I medici le diagnosticarono una depressione accompagnata da attacchi di epilessia, da trattare con dei farmaci. Ma gli strani fenomeni continuarono per altri cinque anni e allora la famiglia si rivolse alla Chiesa, convinta che la figlia fosse posseduta. L’esorcismo proseguì per quasi 10 mesi, da settembre 1975 a giugno 1976. L’autopsia rilevò come che la morte era avvenuta per forte malnutrizione e disidratazione. Il processo condannò i due preti e i genitori della ragazza per omicidio colposo e negligenza.

Zodiac (2007)

Il film: Quando, durante l’estate del 1968, un certo numero di omicidi sconvolge l’aria di San Francisco, il locale dipartimento di polizia comincia ad indagare per trovare il colpevole, che si fa chiamare Zodiac. Il serial killer sfida i poliziotti con una serie di lettere contenenti messaggi cifrati. Sulle sue tracce, oltre a una coppia di poliziotti, ci sono anche un giornalista che cerca lo scoop e un vignettista appassionato di enigmistica.

La storia vera: Il film basato sui libri di Robert Graysmith si ispira alle vicende di sangue collegate al’assassino seriale denominato Killer dello Zodiaco che tra gli anni ’60 e ’70 sconvolse San Francisco, e la cui identità rimane tutt’ora un mistero. Egli stesso coniò questo nomignolo in una serie di lettere inviate a polizia e stampa contenenti crittogrammi e messaggi cifrati, tre dei quali ancora senza soluzione. Sebbene Zodiac si sia auto accusato di aver ucciso almeno 37 persone, gli inquirenti sono sicure solo su sette vittime, due delle quali sopravvissute.

The Amityville Horror (1979)

Il film: La famiglia Lutz si trasferisce in una nuova casa ad Amityville, New York, dove qualche anno prima è stato commesso un omicidio. Inutilmente un saccerdote li avvisa degli strani fenomeni paranormali che avvengono all’interno dell’abitazione. Dopo 28 giorni di terrore, i membri della famiglia fuggono via..

La storia vera: Il film è basato sull’omonimo libro di Jay Anson, un best seller che racconta la storia della famiglia Lutz, che si trasferisce nella villa “Grandi Speranze” al 112 di Ocean Avenue a Long Island, NY, appena un anno dopo che il giovane Ronald DeFeo Jr. assassinò a colpi di fucile i genitori, Ronald Sr. e Louis, e i fratellini, Mark, John, Allison e Dawn. I Lutz rimasero nella casa per soli 28 giorni, raccontando di aver assistito a inspiegabili e spaventosi fenomeni paranormali. Negli anni successivi si è sempre dibattuto sulla veridicità degli eventi capitati alla famiglia Lutz. Di vero c’è la strage familiare compiuta da Ronald “Butch” DeFeo Jr. la mattina del 13 novembre 1974.

Le colline hanno gli occhi (1977)

Il film: Una famiglia attraversa il deserto del Nevada in camper in direzione Los Angeles e viene adescata e aggredita da una gruppo di ex minatori cannibali che vivono in alcune grotte sulle colline.

La storia vera: Wes Craven scrisse la sceneggiatura ispirandosi alla leggenda dello scozzese Alexander ‘Sawney’ Bean, il capo di un clan scozzese che nel 16° secolo uccise e mangiò più di mille persone. Sposato e padre di 14 figli, molti dei quali erano frutto di incesti, visse con la sua famiglia in alcune grotte per oltre 25 anni prima di essere catturato e giustiziato. Gli storici però non credono che Bean sia mai esistito.

The Exorcist (1973)

Il film: Basato sul romanzo di William Peter Blatty, William Friedkin dirige Linda Blair nel ruolo di una ragazzina posseduta da un’entità demoniaca chiamata Pazuzu contro cui dovranno combattere due sacerdoti.

La storia vera: Lo stesso libro di Blatty fu ispirato ad un vero esorcismo praticato dalla Chiesa Cattolica nel 1949 su un tedicenne originario del Maryland conosciuto con lo pseudonimo di Roland Doe. Tutto ciò che si conosce di questi eventi, della presunta possessione e dell’esorcismo, derivano da un diario scritto dal sacerdote curante Fr. Raymond Bishop e dalla testimonianza del reverendo Walter H. Halloran che ha partecipato alla seduta. Alla fine della pratica Doe tornò ad una vita normale, senza che si ripresentassero altri fenomeni sovrannaturali.

Non aprite quella porta (1974)

Il film: Un gruppo di ragazzi in viaggio attraverso verso il rurale Texas rimangono bloccati con l’auto in panne in una zona isolata. Il gruppo si divide in cerca di aiuto e finisce in una casa abitata da una famiglia di squilibrati e canibbali, tra cui Leatherface, un serial killer con indosso una maschera fatta con la pelle delle sue vittime.

La storia vera: Anche se la trama è di pura finzione, il personaggio di Leatherface è in parte ispirato alla figura reale del serial killer Ed Gein – a cui fanno riferimento altri film come “Psycho” o “Il silenzio degli Innocenti” -, detto “Il macellaio di Plainfield”, assassino psicopatico che, con il volto coperto da maschere di pelle umana, ha ucciso diverse giovani donne nel Wisconsin.

The Girl Next Door – La ragazza della porta accanto (2007)

Il film: Un incidente stradale riporta alla mente di David Moran i terribili ricordi della sua infanzia legati all’incontro con le vicine di casa Megan e sua sorella Susan, arrivate nel quartiere a vivere con la zia dopo la morte dei genitori. Donna perversa e psicopatica, Ruth assieme ai i suoi tre figli, costringe le ragazze a torture e abusi di ogni sorta nella loro cantina.

La storia vera: Gli eventi scioccanti raccontati nel film sono liberamente ispirati alla morte di Sylvia Likens, una ragazzina di appena sedici anni che, nel 1965, venne torturata e infine uccisa da Gertrude Baniszewski, dai suoi figli e alcuni vicini di casa. I genitori di Sylvia affidarono lei e la sorella Jenny alle cure della famiglia Baniszewski per tre mesi in cambio di 20 dollari a settimana. Depressa e irascibile, Gertrude diresse tutta la sua rabbia verso Sylvia, e aiutata dai suoi figli, Paula e John, e da due giovani vicini, Coy Hubbard e Richard Hobbs, la umiliò in diversi modi, sottoponendola a torture indicibili, fino a procurarne la morte, il 26 gennaio 1965. Il crimine venne descritto dal pubblico ministero che si occupò del caso in aula come “il più terribile mai commesso nello stato dell’Indiana”. La Baniszewski fu condannata all’ergastolo per omicidio di primo grado. Uscita nel 1985 per buona condotta, è morta di cancro nel 1990.

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