Troppo spesso i social network permettono a personaggi ormai dimenticati di tornare in auge.
E’ accaduto così a Heather Parisi, personaggio tranquillamente dimenticabile della televisione degli anni 90, di cui rimaneva comunque un buon ricordo che, negli ultimi tempi non perde occasioni per fare sparate e scatenare polemiche, preda forse di una seconda giovinezza che tra Instagram e riviste l’ha riportata in tv.
Ecco che la D’Urso non ha perso occasione per invitarla a “Live non è la d’Urso”.
Heather Parisi si è presentata, sbandierando il suo pensiero al mondo intero e continuando la guerra con l’altra grande ripescata: Lorella Cuccarini.
Heather Parisi ha parlato di diritti dei gay, di matrimonio e famiglia.
Le viene chiesto: “Saresti d’accordo che anche in Italia le famiglie gay possano avere figli?”
E lei risponde: “Certo, ma stiamo scherzando? Io sono cresciuta a San Francisco, mi chiamavano f**cia. Non sto scherzando, io sono nata in mezzo ai gay, avevo 14 anni, vivevo da sola a San Francisco e mi facevano entrare nei locali dalla porta da dietro” e Vladimir Luxuria: “Ah allora abbiamo una cosa in comune, anche a me da piccola mi chiamavano fr**ia”.
Poi si torna alla Cuccarini:
“Sinceramente non so cosa dire. Io non parlo di politica. Mai. Io sono ironica, sono una persona ribelle, detesto il populismo e amo visceralmente la diversità. Non ho paura di non piacere e non ho paura di non essere popolare. Sono impopolare perché dico la verità che spesso dà fastidio, ma io la dico comunque. Io credo che noi personaggi di qualsiasi dimensione, in televisione, dobbiamo misurare le parole perché non abbiamo il lusso di trasmette messaggi sbagliati. Se altri personaggi hanno motivo di parlare di politica adesso questo non lo so. Io quando vado in televisione come personaggio pubblico, parlo si quello che so io. Io Heather parlo di quello che so, non di quello che non so”.
Non ci sarebbe niente di male nell’esprimere il suo pensiero, l’unico problema che troviamo è questa ricerca di notorietà dei personaggi dimenticati, che sembra diventato ormai il trend del momento.
A questo punto ci aspettiamo ritorni di ogni genere, ripescaggi social e l’avvento di opinionisti politici usciti dal calderono della tv anni 90.