Tremiamo come foglie davanti allo schermo, le mani piantate sugli occhi per metà del tempo, ma nessuno provi a spegnere la tv: seppur dalla fessura dei palmi, gli horror li guardiamo fino in ultimo! Dalla notte dei tempi è nota la spinta attrattiva, talvolta inconsapevole, verso ciò che provoca terrore, paura, disgusto. Piacere per la paura? Proprio così! La paura, innata in noi come spirito di sopravvivenza, è un’emozione negativa, ma nello stesso tempo ci da una forte spinta adrenalinica e un’intensa eccitazione. Ecco perchè il cinema dell’orrore, coi suoi mostri del male e i suoi temibili fenomeni soprannaturali, è un genere che non conosce crisi.
Quante notti ha colorato di bianco la visione dell’Esorcista? E It, il pagliaccio assassino? E a chi non è mai parso di vedere le gemelline di The Shining nel corridoio della sua amabile e sicura dimora? La lista delle pellicole dell’orrore che ci hanno traumatizzati, lanciando secchiate di inquietudine nelle nostre vite tranquille, è veramente molto lunga. Eppure razionalmente sappiamo che è tutto un montaggio, mera finzione scenica. I mostri terribili non sono altro che innocui attori e i fenomeni paranormali sofisticati effetti speciali. Certo, sfido chiunque a guardare Regan che sputa sangue correndo sulle scale all’indietro e pensare “Ma dopotutto è solo Linda Blair.”
Curiosi di sapere cosa si nasconde dietro le quinte di un horror? Guardiamo insieme il backstage di questi film, tra momenti di svago, pause, risate. E tra Hannibal che mangia patatine fritte e It che si rifà il trucco, le sorprese sono davvero tante!