La televisione cambia continuamente e altrettanto continuamente cambia la qualità dei programmi che ci vengono proposti quotidianamente. Al momento la maggior parte dei telespettatori segue in maniera talvolta ossessivo-compulsiva programmi come reality, talk-show, tv-trash e banali commedie che ci vengono rifilate quotidianamente con il solo scopo di aumentare la portata delle views e dello share.
Ma che fine ha fatto la televisione educativa, quella che faceva divertire i bambini di quindici/venti anni fa? Ricordiamo i fantastici anni Ottanta, ancora di più gli anni Novanta, per fare riferimento alla televisione che sapeva davvero essere didattica e di insegnamento. A tale scopo Blog di Cultura stila una classifica dei 5 programmi tv che facevano divertire e che provocano e suscitano nostalgia, se guardati di nuovo o pensati a distanza di anni.
Giochi senza frontiere
Giochi senza frontiere (in francese Jeux sans frontières, in sigla JSF) era una trasmissione televisiva prodotta dall’Unione Europea di Radiodiffusione (UER), derivata dal programma televisivo francese Intervilles. La trasmissione nacque da un’idea del presidente francese Charles de Gaulle, affinché giovani francesi e tedeschi si incontrassero in un torneo di giochi per creare rapporti di amicizia tra i due stati.
L’albero azzurro
L’albero azzurro è una trasmissione televisiva di produzione della RAI, un programma educativo per bambini andato in onda dal 1990. Dedicato ad un pubblico di piccini, dai 3 ai 7 anni, L’albero azzurro allietava i nostri pomeriggi, presentandosi come un programma esemplare e pedagogista per sensibilizzare verso le problematiche dei piccoli telespettatori. Nato da un’idea del produttore Franco Iseppi, il format del programma nel corso degli anni ha subito notevoli ed importanti cambiamenti. Di recente lo hanno trasmesso su Ray Yoyo, dando vita ad una nuova stagione del programma con lo sviluppo dell’originario approccio educativo in fiction.
Art Attack
Chi non ricorda con quali parole il simpatico Giovanni Muciaccia si presentava al suo pubblico di bambini affezionati? «Ciao ragazzi! Benvenuti ad Art Attack! Questo è il programma che vi farà scoprire che non bisogna essere dei grandi artisti per fare dell’arte, e allora andiamo subito all’attacco!»
Art Attack è un programma televisivo in onda sui canali Playhouse Disney, Rai 2 e Rai Yoyo presentato con un format britannico: scopo della trasmissione era quello di insegnare l’arte anche se non si è artisti.
Lion trophy show
The Lion trophy show era un programma televisivo con un format di gioco interattivo telefonico, che trasmettevano su TMC (e in seguito su TMC2). Lo show per bambini era strutturato e programmato in italia dalla ditta di merende, la Lion Nestlé. Dal 1994 al 1997 si contavano ben sette edizioni trasmesse all’ora di cena intorno alle 20 per allietare i bambini con simpatici giochi.
Lo zecchino d’oro
Lo Zecchino d’Oro era, ed è ancora oggi, il Festival Internazionale della Canzone del Bambino trasmesso durante un programma televisivo omonimo. Considerato un programma fondamentale per avvicinare i bambini all’arte, in questo caso la musica e il canto, è divenuto parte del costume e patrimonio culturale italiano delle generazioni nate dagli anni sessanta. Infatti, nell’aprile 2008, si è guadagnato la targa di “Patrimoni per una cultura di pace”. Un programma tv che tutti abbiamo visto almeno una volta nella nostra infanzia.
Questi alcuni dei programmi tv di una volta, con cui siamo cresciuti e siamo diventati grandi. A volte, capita che riguardare qualche video o qualche puntata dei nostri show preferiti può provocare bei ricordi e per un attimo soltanto creare una sensazione di nostalgia per il passato.