Una delle tante magie di cui il Cinema è protagonista è l’immortalità. È grazie al Cinema che Marlon Brando, Cary Grant, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman continuano a rivivere. È un dono che è concesso solo ai più grandi… È un dono che Al Pacino, in 75 anni di vita, si è guadagnato!
Oggi, uno dei più grandi attori della storia della settima arte, spegne 75 candeline. In questi 75 anni Al ha vissuto varie vite, quelle recitate, in cui ha interpretato gangster, poliziotti, cronisti, ecc; e quelle che la strada, nella vita reale, gli ha imposto di interpretare.
Il giovane “Sonny” (così era soprannominato) visse la sua infanzia nel Bronx, un distretto che lo segnò molto: a 13 già aveva avuto esperienze con l’alcool e la marijuana e questa parabola discendente si rifletté anche a scuola, che abbandonò definitivamente a 17 anni dopo numerose bocciature.
Scuola che, a causa dell’estrema povertà in cui viveva (il padre lo abbandonò quando era ancora in fasce), doveva pagarsi facendo il facchino e il traslocatore.
Un’altra delle tante magie di cui il Cinema è protagonista è l’imparzialità: non importa chi sei o da dove vieni, se hai talento sei il benvenuto. Così la passione e l’enorme talento di Al Pacino coltivati faticosamente, frequentando l’Actor’s Studio di Lee Strasberg e l’Hebert Berghof Studio, lo ripagano (in tutti i sensi).
La sua stella si accese nel 1969, quando esordì con “Me, Natalie“, per poi brillare pochi anni più tardi, quando, nel 1972, un manipolo di giovani ca**uti sognatori, realizzò “Il Padrino“.
Da allora la vita di Al non fu mai più la stessa. Il giovane lustrascarpe (ah! ha fatto anche quello) del Bronx diventò una star assoluta, con un cachet che arrivò persino a 5 milioni per il “Padrino – Parte III” (che oggi si aggira attorno ai 15 milioni).
La vita di Al Pacino è riassumibile in un unico, memorabile discorso, recitato in “Ogni maledetta domenica”: “[…]Sapete col tempo, con l’età tante cose ci vengono tolte ma questo fa… fa parte della vita.
Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri. E così è il football.
Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine d’errore è ridottissimo“.
Per omaggiare l’attore e l’uomo augurandogli un fulgido 75° compleanno, Blog di Cultura ripercorre la grande carriera di Al attraverso cinque titoli, quelli che l’hanno reso immortale. Buon Compleanno Al!
Scarface
Al Pacino regala un’interpretazione esplosiva, che mai ha toccato mai vette così alte. Tony Montana è, imprescindibilmente, Al Pacino. Probabilmente, la sua creazione attoriale più idolatrata in assoluto.
Il Padrino Parte II
Una trilogia che ha consegnato Al Pacino alla storia, dove si confermerà uno dei più grandi attori di sempre. Il suo Michael Corleone, quieto e riflessivo contribuisce a renderer Il capolavoro di Coppola, firmato nel 1972, tra le opere più belle di tutti i tempi.
Profumo di Donna
Remake dell’omonimo film Profumo di donna del 1974, diretto da Dino Risi ed interpretato da Vittorio Gassman. Il film che ha consegnato, all’ottava nomination, il primo (ed unico) Oscar ad Al.
Ogni maledetta domenica
Parte del discorso l’abbiamo citato poc’anzi, qui c’è il video: concedetevi 4 minuti dai vostri impegni quotidiani e ammirate.
Serpico
Il film che gli diede visibilità, tratto dalla storia vera di Frank Serpico, un poliziotto italo-americano che denunciò un dilagante caso di corruzione fra i suoi colleghi ufficiali. Per il film, Pacino riceve la sua seconda nomination agli Oscar.