Sarà capitato un po’ a tutte una volta incappate in Grey’s Anatomy, di aver pensato: “Ma in questa serie tv gli uomini li selezionano per quantità alta di sex appeal?“. È oggettivo, c’è poco da girarci intorno, che i dottori che gravitano a Seattle non passano inosservati e chiaramente la furba Shonda che tanto ci fa penare, soffrire, struggere senza preavviso, abbia deciso a monte di allietare le seguaci di Grey’s Anatomy con qualche pillola di dolcezza visiva.
Non per fare classifiche ma il dottor Stranamore Derek Sheperd incanta un po’ tutte. Quell’aria da cane bastonato delle prime puntate, le battute piccanti e il sorriso smagliante, hanno incastrato un po’ tutte: come fai a vedere la prima stagione e non proseguire fino alla 11esima? Non puoi, è una domanda retorica. Shonda aveva progettato tutto fin dall’inizio.
C’è poi qualcuno che passa un po’ inosservato all’inizio, chiaramente per poco, offuscato forse dal testosterone di altri che gli gravitano intorno da anni, ma che comunque resiste e anzi, più passa il tempo, più…più si adegua alla linea sceneggiata da Shonda&friends. Di chi stiamo parlando? Ma di Alex Karev naturalmente. Insomma, Alex è il classico cattivo ragazzo che però ha una storia complessa alle spalle e che chiama la sindrome dell’infermiera. Però quell’aria da saccente e provocatore efficace, intriga parecchio.
Dottor bollore. Non lo si può definire altrimenti. Alla sua prima apparizione tutte ci siamo immedesimate in Addison pensando: “Ok, Derek è un gran bel tronco di pino (come dice Luciana Littizzetto), ma Mark è proprio un armadio a due ante“. E anche qui la produzione deve aver pensato che far entrare Mark Sloan nel cast di Grey’s Anatomy sarebbe stata una trovata geniale. Dottor bollore ha fatto a tutte lo stesso effetto.
Il fascino dell’afro americano colpisce anche le più timide. Si perché la dottoressa Miranda in quanto a uomini si tratta decisamente bene: dove lo vogliamo collocare il caro maritino Ben Warren in una scala da uno a 10? Anche questa è una domanda retorica. Guardando un po’ a ritroso, tutto sommato anche Burke non se la cavava per niente male… Christina è un’altra che se ne intende.
Ma come non citare Jackson Avery? Dulcis in fundo. Carnagione scura e fisico pazzesco, occhi chiari che investirebbero persino le formiche (femmine chiaramente), sorriso che stende. Un concentrato di sex appeal che non passa inosservato. E il camice da sala operatoria gli dona molto.