E’ ai nastri di partenza la settima edizione di Omivies Festival nella splendida cornice della città di Napoli. L’evento che celebra nella sua interezza la cultura LGBT ospiterà, tra gli altri, Ida Di Benedetto famosa attrice partenopea lanciatissima al cinema e in tv. Omovies Festival, che inizierà il prossimo 9 Dicembre, è il Festival Internazionale di Cinema Omosessuale e Transgender promosso dall’Associazione di Promozione Sociale i Ken ONLUS. Ida Di Benedetto racconta a Blog Di Cultura come ha preso parte a questo evento e cosa ne pensa dell’iniziativa.
Lei è un’attrice partenopea molto famosa e grande icona di stile. Per quale motivo ha deciso di partecipare a questa edizione del Festival Omovies?
Non è molto facile spiegare il perché ho deciso di partecipare a questo evento, sicuramente perché si svolge nella mia amata Napoli, ma almeno per quanto mi riguarda ha radici ben più profonde. Devo la vicinanza alla causa LGBT grazie alla grande lungimiranza di Maurizio Costanzo. Anni fa lui fu il fautore di un progetto rivolto ai giovani di cui, forse al giorno d’oggi, nessuno è mai riuscito ad eguagliare. Dunque io ero nella giuria di un concorso per votare il cortometraggio/documentario a tema sociale che più si fosse distinto nella massa. Io sono rimasta molto colpita da uno short movie (come adesso si suole chiamare) che era scritto ed interpretato da Giovanni Minerva con la collaborazione del suo compagno. Era così bello che mi sono battuta fino alla fine per far trionfare il suo lavoro. Da quel giorno in poi con Giovanni Minerva sono stata legata da una profonda amicizia e, si lo ammetto, è grazie a quanto accaduto anni fa che con piacere ho appoggiato la causa del Festival Omovies
Per Lei quindi prendere parte a questo festival è come essere di casa?
Si esatto. Io fin da giovane facevo parte dell’entourage delle loro amicizie – sempre di Giovanni e del suo compagno – avevamo molti battibecchi ma eravamo e siamo legati da una profonda stima. Sono quindi molto contenta di essere stata presa in considerazione per presenziale al festival. E’ un ritorno alle origini.
Essenzialmente cosa ne pensa di questo evento che coniuga lo stile con una forte tematica sociale?
Spero che abbia tutto l’impatto ed il successo sperato. Anche se ti dico la verità, non so perfettamente cosa ha in mente l’organizzazione del festival, se sarà una vera rassegna a tema oppure no, ma verrò a Napoli principalmente per supportare la causa. Lo faccio perché gli organizzatori si sono dimostrate delle persone carine e sensibili, con i quali sono al telefono 2 giorni si ed uno no. Mi fa piacere conoscerli e soprattutto mi incuriosisce sapere come hanno organizzato le serate. Sarà una sorpresa anche per me.
Oltre a questo tipo di evento, ha preso parte ad altre attività a sfondo sociale e culturale?
In genere ho sempre “combattuto” per fini, come hai detto tu, sociali e culturali. Le ultime cose che ho fatto in teatro per esempio, erano due spettacoli a metà tra intrattenimento e lettura, erano dedicati a Giuseppe Fava il giornalista ucciso dalla mafia. Era uno show con delle denunce molto forti e pesanti.
Progetti per il futuro? Una fiction o cinema?
Dovrei girare un film per la tv proprio a Napoli. Sarà tratto da un romanzo di Michele Prisco (premio Strega), e si spera che le riprese possano incominciare verso Marzo/Aprile. Il romanzo si chiama Gli Altri ed io ho dato un titolo diverso perché ho partecipato anche alla stesura della sceneggiatura: si chiamerà Sono Belle le Mimose. Ci sarò io nel film con tanti attori del luogo e sarà un bel prodotto che sicuramente piacerà a molti.