Cosa sono i muretti a secco? E perché se ne parla?
Prime tracce di manifattura umana, i muretti a secco sono diventati ufficialmente patrimonio dell’umanità. Ad affermarlo è l’Unesco che va ad inserire l’arte dei muretti a secco tra i patrimoni da proteggere e conservare per tutta l’umanità.
La notizia arriva attraverso un Tweet dove vengono chiamati in causa i vari paesi che ospitaono i muretti: Italia, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera.
L’arte dei muretti a secco riguarda: «tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull’altra, non usando alcun altro elemento tranne, a volte, terra secca» spiega l’Unesco.
Si tratta di alcune delle prime creazioni artificiali umane, utilizzate per vari motivi, dal terrazzamento a fini agricoli alla realizzazione di piccole strutture.
L’Italia ne è piena, li troviamo in Piemonte così come in Trentino.
Dopo questa decisione avranno inizio anche corsi specifici per riparatori e manutentori delle strutture.
Un vero e proprio tesoro storico quello che si trova quindi in Italia. Paese tra i più ricchi dei così detti muretti a secco che da questo momento sono diventati patrimonio dell’umanità. Un elemento che necessiterà sia un censimento che una cura particolare e una protezione di quella che è sotto tutti i punti di vista un’opera straordinaria dell’antico passato.
Naturalmente la notizia è stata accolta con entusiasmo da chi si occupa di archeologia e di beni culturali. Adesso le varie aree interessate dovranno darsi da fare per valorizzare e proteggere al meglio questo patrimonio che potrebbe inoltre diventare meta di turismo e permettere di rivalutare alcune aree meno note del nostro paese.
Una decisione quella dei muretti a secco che non può che fare la gioia degli italiani, paese dove questo tipo di struttura è davvero diffuso, in particolare nelle zone del nord Italia.