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Candidato a 5 Golden Globe e vincitore al festival di Toronto, ‘The imitation game’ è uno dei film più attesi del 2015. La pellicola, distribuita da Videa e basata sul romanzo di Andrew Hodges, narra la storia di Alan Turing, magistralmente interpretato da Benedict Cumberbatch, genio della matematica che ha avuto un ruolo determinante nella fine della seconda guerra mondiale grazie alla decrittazione del codice Enigma. Nell’attesa dell’uscita del film nelle sale, vi proponiamo i 5 motivi per andare a vederlo.

1) Un eroe non convenzionale

Le vite degli scienziati a volte sono poco cinematografiche, soprattutto quando si tratta di matematica e di calcoli, ma come non poter parlare di un personaggio come quello di Alan Turing? Per molto tempo la fama di quest’uomo è stata confinata ad una ristretta cerchia di addetti ai lavori fino a che, nel 2009, grazie alla pubblica ammenda fatta dal ministro britannico Gordon Brown per il comportamento del governo nei confronti del matematico, gli è stato attribuito il giusto riconoscimento. Con la grazia postuma concessa dalla regina Elisabetta, Alan Turing prende il posto tra i personaggi che hanno contribuito in maniera sostanziale alla fine del secondo conflitto mondiale e a salvare molte vite.

2) Non solo codici

E’ vero che The imitation game si incentra sul lavoro di un gruppo di menti geniali, capitanati da Alan Turing, sulla decifrazione del codice Enigma, ma non è solo questo. Il film, infatti, propone un’indagine approfondita del protagonista andando a toccare gli aspetti più intimi della sua vita come l’omosessualità per la quale Turing viene condannato e sottoposto alla castrazione chimica nel 1952 dal Governo Britannico con l’accusa di atti osceni. Una storia sicuramente toccante e che fa riflettere ma che lascia comunque spazio in alcuni tratti alla commedia.

3) La battaglia di Joan

Joan Clarke, interpretata da Keira Knightley, è l’unica scienziata nel gruppo di studiosi interamente maschile, che partecipa alla decrittazione del codice tedesco.” In un clima di sessismo istituzionalizzato” –come riporta Benedict Cumberbatch in un’intervista- “chiedere di venire giudicati per il merito piuttosto che per il sesso equivaleva ad una follia”. Alan Turing, contro le convenzioni del periodo, la assume lo stesso perché crede nella parità e perché è in grado di guardare oltre. Un’eroina anche lei, quindi, che contro le convenzioni del periodo e con l’appoggio di Alan, contribuisce a decifrare il codice ma soprattutto a salvare vite.

4) Il cast

Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, entrambi candidati ai Golden Globes, sono le figure di spicco di un cast già abbastanza ricco. Figlio d’arte e vincitore di numerosi premi, Benedict Cumberbatch si è fatto conoscere al grande pubblico grazie alla serie ‘Sherlock’ con cui ha vinto il premio per miglior attore protagonista agli Emmy Awards. Solo recentemente è diventato molto popolare anche sul web ,tanto che su Twitter è stato creato un hashtag, #cumberwatch, tramite cui i fan seguono tutti i suoi spostamenti. Cosa dire di Keira Knightley? Anche per lei la lista di successi è lunga. L’abbiamo vista vestire i panni di Elizabeth Benneth in Orgoglio e Pregiudizio, di Anna Karenina nell’omonimo film e in tanti altri ruoli tramite cui l’attrice ha saputo evidenziare il suo talento e la sua poliedricità.

5) La mela di Apple

Cosa lega il logo dell’azienda informatica più famosa al mondo alla figura di Alan Turing? Come dice la leggenda, la scelta da parte di Steve Jobs della mela come logo della Apple è stata fatta proprio in onore del matematico. Egli, infatti, morì suicida due anni dopo la condanna mangiando una mela da lui stesso avvelenata con il cianuro. Un gesto di riconoscenza da parte di Steve Jobs nei confronti di un uomo che è considerato il padre dell’informatica moderna.

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