Immacolata Battaglia, per tutti semplicemente Imma, è una dei leader del movimento LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e trans gender) in Italia.
Laureata in matematica, dal 2013 al 2016 è stata consigliere comunale a Roma.
Ha organizzato, insieme a Vladimir Luxuria, il primo Gay Pride ufficiale in Italia, tenutosi a Roma nel 1994.
Nel 1996 avanzò la candidatura di Roma ad ospitare il Gay Pride mondiale del 2000.
Quando la capitale ottenne l’organizzazione dell’evento, la Battaglia ne assunse il coordinamento.
È anche ideatrice e organizzatrice del Gay Village, importante evento dell’estate romana. Sentimentalmente è ormai legata da qualche anno all’attrice Eva Grimaldi, quest’anno naufraga a L’Isola dei Famosi.
E per circa una settimana anche Imma è volata in Honduras per stare vicino alla sua compagna.
Al suo ritorno in Italia è stata intervistata rilasciando qualche dichiarazione.
«Dopo la mia breve partecipazione all’Isola sono riuscita a superare il problema che la mia vita privata è divenuta pubblica. Sono rientrata a casa, nella mia dimensione interiore, con i miei affetti e mia madre».
Oggi Imma è una donna che ha saputo lottare per sé e per gli altri, che non si risparmia una sana autocritica. Lei lo conferma: «Ho lottato più per gli altri. Sicuramente mi riconosco pregi quali la determinazione e il coraggio; come difetti la testardaggine e poi c’è un pregio/difetto che è la verità, io lo considero un pregio, ma la gente la verità non la vuole mai sapere».
E infine si apre rivelando il sogno nel cassetto: «Giocavo a pallamano una volta e sognavo di andare alle Olimpiadi, mi sarebbe davvero piaciuto. Un’altra cosa per la quale provo rammarico è aver perso l’occasione di andare a lavorare e vivere all’estero, pur avendo lavorato per multinazionali. Ci sono ancora tante cose di cui vorrei interessarmi, occuparmi delle lotte a favore degli ultimi, dei diritti delle donne».