Dopo ben due anni da Monster University, la Disney Pixar torna sugli schermi italiani con un nuovo originalissimo film, Inside Out, diretto da Pete Docter, lo stesso di Monsters & Co. e Up!. Dopo aver dato voce e anima a mostri, giocattoli, topi, robot, supereroi, pesci e macchine, la Pixar supera se stessa, dando una personalità a ciò che forma la nostra personalità, cioè le nostre emozioni.
Inside Out racconta la storia di Riley, in particolare delle emozioni che la governano e la guidano: Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto. In particolare, il film parte proprio dalla nascita di Riley e, con lei, di Gioia, la prima emozione che la piccola prova, raggiunta poco dopo dal suo opposto, Tristezza, spaesata, considerata da tutti un ostacolo per la vita di Riley. A raggiungere ed affollare la mente di Riley ci penseranno le altre tre emozioni già citate. La vita di Riley ad 11 anni, dopo un’infanzia felice in Minnesota tra l’hockey e gli amici, è stravolta dal trasloco del padre a San Francisco per problemi finanziari. Come le sue emozioni gestiranno il cambiamento?
Il film, presentato a Cannes fuori concorso, è stato acclamato e amato in tutto il mondo. Sul celebre sito Rotten Tomatoes il film ha ottenuto il 98% di recensioni positive, con un voto medio pari a 9. Anche il pubblico ha molto apprezzato il film, soprattutto negli Stati Uniti, dove ha superato i 350 milioni di dollari d’incasso, vincendo nel paese lo scontro al botteghino con l’altro titano dell’animazione, I Minions. La stagione dei premi è ancora lontana, ma Inside Out sembra già recitare, secondo molti, un ruolo da protagonista, non solo per l’ovvio Oscar come Miglior film d’animazione, ma, a quanto pare, sembra un ottimo contendente per la palma di Miglior film della stagione.
I motivi per cui Inside Out può essere considerato un vero capolavoro sono tantissimi. In primis, è la summa di tutti i film Pixar visti fino ad oggi. Come già detto, dopo essersi interrogati su una possibile anima di robot e animali, i geni della Pixar sono arrivati ad un livello ancora più profondo, andando a scavare nelle emozioni che condizionano non solo la vita della protagonista, ma anche quella di qualsiasi essere umano.
Ecco un altro motivo! Inside Out racconta un qualcosa che chiunque ha affrontato, non qualcosa di fantastico o di irrealizzabile, non una situazione particolare, ma la quotidianità, l’evoluzione di qualsiasi essere umano, il suo percorso, ricco di grande gioia, ma anche di tristezza. Come mostra il film, è il condizionarsi e il manifestarsi delle nostre emozioni che ci rende quello che siamo.
Parlare della mente e dell’animo umano è davvero difficile, ma, vedendo Inside Out, sembra tutto un qualcosa di meraviglioso e fantastico. Con l’intelligenza e la creatività che in questi anni li ha contraddistinti, gli uomini della Pixar hanno affrontato un tema così profondo e delicato con la solita leggerezza dei classici d’animazione, rendendo antropomorfiche le nostre emozioni, umanizzandole, stilizzandole anche sotto un profilo estetico, quasi come in una caricatura. Le 5 emozioni di Inside Out sono diventate un cult: potrebbero essere i 7 nani delle nuove generazioni. Inoltre, a rendere tutto ancora più magico c’è l’incredibile e minuziosa descrizione del mondo della mente umana. C’è di tutto: dal subconscio al set cinematografico dove vengono creati i sogni, dalla zona del ragionamento astratto al treno dei pensieri.
Per tutte queste ragioni, Inside Out può essere considerato un vero capolavoro e si spera che, come nel mondo, l’Italia possa apprezzare, amare, emozionarsi e ridere con questo splendido film che, benché sotto alcuni punti di vista non abbia la spettacolarità di altri film targati Pixar, è sicuramente quello che più tocca le corde del cuore e dell’animo umano.