Intestellar segna il ritorno al cinema di uno dei registi più amati ed idolatrati della filmografia moderna. Conclusa l’avventura in stile dark di Batman, l’eroe della DC Comics, senza dimenticare Inception, ora Christopher Nolan dirige un film che è già cult e divide il pubblico ad un giorno dall’uscita nelle sale cinematografiche. Con un cast dal grande respiro, dove spicca il premio Oscar Matthew McConaughey, Interstellar è un lungometraggio che sicuramente farà storia, che segna un nuovo inizio per il genio a volte incompreso di Nolan.
In un futuro ipotetico, non tanto lontano dal nostro, la Terra è al collasso climatico ed esistenziale. Senza che nessuno possa fare qualcosa per risolvere la situazione, l’umanità vive con questa spada di Damocle sopra la testa consapevole che per i loro fogli non c’è futuro. Cooper (Matthew McConaughey), vive in una fattoria insieme ai due figli ed al padre della sua defunta moglie. Per una serie di fortunate coincidenze, l’ex ingegnere, scopre che la NASA sta realizzando un progetto ambizioso ma al tempo stesso molto pericoloso per dare una speranza alla Terra. La scoperta di un Wormhole (un buco nero) nelle vicinanze di Saturno, fa pensare che esistano altri mondi abitabili come la Terra, così Cooper a malincuore, decide di partire per questa missione impossibile che regalerà a lui ed al resto della squadra una scoperta sconcertante che, nel bene e nel male, cambierà per sempre le più improbabili leggi della fisica quantistica.
Con Interstellar, l’eclettico regista, porta sul grande schermo un film completo, elettrizzante ed emozionante che, seppur rimane saldamente legato alla poetica nolaniana, punta a colpire il cuore dello spettatore. Nolan infatti decide di realizzare un imponente affresco della nostra società moderna dalle infinite chiavi di lettura; Interstellar non è una “semplice” space-opera avveniristica e futuristica, ma è il racconto dettagliato di un rapporto padre/figlia che, quasi quasi, riesce a superare le barriere del tempo e dello spazio. E’ un viaggio dunque all’interno della psiche umana, dove l’uomo, nell’interrogarsi se c’è vita nell’intero universo, comincia a dubitare delle sue stesse capacità, dell’intelligenza e perde la speranza di poter dare un futuro all’umanità stessa. Interrogativi che, però, non tutti hanno un a risposta, perché Interstellar nella sua perfezione stilistica, non è comunque un film perfetto. Nei suoi 168 minuti di girato, tra effetti speciali dal grande respiro e dialoghi filosofeggianti, Nolan costruisce un film imperfetto che nel barcamenarsi in questo viaggio misterioso e criptico, il vero IO del regista, esplode a quasi 20 minuti dalla fine regalando una dei momenti più alti che il cinema moderno ha mostrato in questi anni.
Eppure Interstellar, nonostante le sue pecche narrative, rappresenta il punto massimo di crescita emotiva e stilistica del regista che, nell’avvicinarsi allo sci-fi movie, confeziona una pellicola che piacerà non solo ad un pubblico più generalista ma soprattutto a chi è in cerca di un prodotto di qualità e studiato nei dettagli. Nolan quindi con Interstellar riesce a dare nuovo vigore al cinema, all’arte cinematografia, ispirandosi ai grande capolavori della fantascienza anni ’60, senza dimenticare uno sguardo alla realtà moderna. Qualità visive e voli pindarici a parte, il cast brilla più di una stella; se ormai il buon McConaughey ha trovato nuova vita all’interno del mondo del cinema, Jessica Chastain è perfetta nel ruolo di una figlia delusa ma fedelmente legata all’affetto del padre, come la stessa Anne Hataway che brilla per charme, bellezza ed intelligenza. Non dimentichiamo di menzionare il buon Michael Caine che, forse, regala una delle interpretazioni più interessanti e spiazzanti della sua carriera da grande attore.