Muschietti ha saputo reinventare il capolavoro di Stephen King, riproponendone scene e temi, riducendo però il tutto a una formato cinematografico in un tempo circoscritto.
Ed ecco che, la fondamentale scena del crimine d’odio che spiazzava il lettore nel testo originale torna, dimostrando il forte legame tra film e Libro, nonostante le differenze tra i due.
La sequenza, molto dura e capace di mostrare l’orrore negli esseri umani, superiore a quello necessario di IT, che fa del male per necessità e per nutrirsi, vede una violenza contro due omosessuali da parte di un gruppo di bulli.
È stato molto importante per me perché è rilevante come scena. Probabilmente non l’avrei inclusa se non fosse stata presente nel libro, ma è stata molto importante per Stephen King. Quando la scrisse, stava parlando del male nella comunità umana. Stava parlando di come gli umani oscuri possano arrivare in una piccola città americana. Per me era importante includerla perché è qualcosa di cui stiamo ancora soffrendo. I crimini d’odio continuano a verificarsi. Non importa quanto pensiamo che la società si stia evolvendo, sembra che ci sia un ritorno al passato, specialmente al giorno d’oggi in cui questi vecchi ‘valori’ sembrano emergere dall’oscurità.
Spiega il regista, che fa così onore a una delle scene più importanti del libro.
King, infatti, all’epoca della scrittura affrontò con coraggio diverse tematiche che difficilmente ci si aspettava di trovare in quelli che venivano considerati come testi di puro intrattenimento, e che racchiudevano in realtà meraviglie degne dei grandi capolavori della letteratura.
Muschietti inoltre, ha parlato di un possibile capitolo 3.
La storia di IT infatti si dipana per milioni di anni, quella narrata da King è una piccola parte di una mitologie che potrebbe essere espansa col tempo…
Parole forse un po’ avventate ma, con la scrittura di King, quella di IT potrebbe diventare una vicenda interessante, anche al di fuori delle vicende narrate nel romanzo.