Era il 2004 quando l’attore e regista Mel Gibson chiamò Jim Caviezel per interpretare il ruolo di Gesù nel film La passione di Cristo: la performance forse più importante della carriera dell’attore, che lo ha segnato profondamente, portandolo ad accettare un ruolo sempre più attivo nella diffusione della Parola di Dio, e dei principi della religione cattolica.
A distanza di molto tempo dalla distribuzione della pellicola, ci si chiede che fine abbia fatto l’attore.
James Patrick Caviezel nasce il 26 settembre del 1968, in una famiglia profondamente religiosa: proprio la fede avrà una forte influenza sul suo futuro percorso di vita. Il papà era un medico per metà svizzero e per metà slovacco, mentre la madre era irlandese. Jim crebbe con tre sorelle e un fratello (Ann, Amy, Erin e Tim).
Dopo due anni passati alla Mount Vernon High School e alla O’Dea High School, nel 1985 l’attore si trasferisce a Seattle, dove frequenta Burien Kennedy High School, entrando a far parte della squadra di basket, sport nel quale dimostra un notevole talento. Dopo il diploma, Jim frequenta il Bellevue Community College, e continua a giocare a pallacanestro con ottimi risultati, tanto che per un po’ gli entra in testa l’idea di giocare nel NBA, sogno che tuttavia verrà stroncato da un infortunio al piede. Sfumata la carriera del basket, Jim Caviezel inizia a studiare recitazione.
Nel 1990 partecipa alle audizioni per una parte nel film Belli e dannati di Gus Van Sant, e l’anno seguente si trasferisce a Los Angeles, dove si mantiene lavorando come cameriere, e continuando a fare audizioni.
Altri piccoli ruoli che ricopre sono: La notte dell’imbroglio, del 1992 e Wyatt Earp, del 1994. Inoltre, partecipa a telefilm quali Blue Jeans e La signora in giallo.
Si trova poi a lavorare con registi quali Michael Bay nel film The Rock del 1996, e Ridley Scott in Soldato Jane, l’anno dopo. Solo nel 1998 riceve l’attenzione della critica per la sua interpretazione del soldato Witt nel film La sottile linea rossa di Terrence Malick.
L’anno successivo la critica gli riconosce anche i ruoli nei film Cavalcando col diavolo, Frequency – Il futuro è in ascolto e Un sogno per domani.
Nel 2001 interpreta Catch/Steve Lambert in Angel Eyes – Occhi d’angelo, accanto a Jennifer Lopez, grazie al quale diventa molto popolare tra il pubblico.
Nel 2002, mentre gira High Crimes – Crimini di stato, rifiuta le scene d’amore con la sua partner Ashley Judd perché contrarie alla sua morale cattolica.
Al 2002, inoltre, risale anche la sua straordinaria performance nel film Il Conte di Montecristo, nel ruolo del protagonista Edmond Dantès. In questi anni recita anche in film che non vengono distribuiti in Italia oppure che hanno avuto uno scarso riscontro (e per questo sono sconosciuti ai più), come Un Sogno per Domani, Bobby Jones: Stroke of Genius e Madison (uscito però nel 2005).
Nello stesso periodo riceverà poi la convocazione di Mel Gibson per interpretare la parte di Gesù nel film La Passione di Cristo. Il motivo per il quale non lo abbiamo più visto tanto spesso in giro lo conosce anche lui, poiché fu lo stesso Mel Gibson a metterlo in guardia, dicendogli che interpretando Gesù la sua carriera sarebbe stata molto più difficile. In un’intervista negli anni successivi, Caviezel ha ammesso che effettivamente da allora le buone proposte sono diminuite drasticamente, ma che non rimpiange affatto di aver interpretato quel ruolo.
In seguito è protagonista di Identità sospette, film del 2006 di Simon Brand e successivamente interpreta un marine dello spazio in Outlander – L’ultimo vichingo, film in cui lavora anche al fianco di attori affermati come Ron Perlman e John Hurt.
Al suo impegno di attore alterna anche il suo impegno religioso, tramite conferenze, incontri e dibattiti a sfondo teologico.
Dal 2011 è anche il protagonista della serie televisiva di successo Person of Interest nel ruolo di John Reese.