Il Jova Beach sta facendo discutere un po’ in tutta Italia, tanto da aver portato a un vero e proprio scontro tra le istituzioni.
“Buona educazione è andare dove si è invitati: dal sindaco di Albenga non è mai arrivata nessuna richiesta di incontro né tantomeno un invito a presenziare a eventi istituzionali, così come ribadisco non è arrivata nessuna richiesta di un tavolo per organizzare l’evento di Jovanotti”.
Queste le parole dell’assessore Ilaria Cavo che risponde alle accuse relative al concerto saltato.
“Per quanto riguarda i trasporti – commenta poi l’assessore Gianni Berrino – a non più di due settimane dall’evento, mi sono fatto carico io di chiamare la Prefettura competente, preoccupato che non sorgessero problemi per quanto riguarda i treni, visto che nessuno fino ad allora ci aveva coinvolto. Ho appreso così, su mia sollecitazione, della convocazione di un tavolo in Prefettura per il giorno successivo a cui non ho potuto partecipare perché impegnato in consiglio regionale e a cui mi sono premurato di mandare un dirigente del settore traporti. Ne è seguita una richiesta tardiva e generica di treni speciali girata prontamente a Trenitalia per competenza. Ci siamo inoltre dichiarati disponibili a organizzare un tavolo sulle esigenze trasportistiche a cui avremmo volentieri partecipato ma nessuno si è più fatto avanti con noi né con Trenitalia”.
Un vero putiferio nato intorno a un evento già pesantemente criticato.
In molti infatti accusano il Jova Beach di danneggiare le spiagge e lasciare situazioni di degrado dopo gli eventi.
La trovata estiva di Giovanotti viene descritto come qualcosa fuori dal tempo, un evento per certi versi grottesco che vede persone accalcate su spiagge roventi in attesa del live di Giovanotti.
Ufficialmente l’evento dovrebbe sensibilizzare verso il pianeta e l’ecologia, in verità però sembra che i danni fatti alle spiagge e l’inquinamento prodotto dalle migliaia di persone presenti non facciano poi tutto questo bene all’ecologia.