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Jurassic Park è, per diritto, uno dei film più emozionanti ed intelligenti che Steven Spielberg ha regalato agli amanti del cinema. A 22 anni di distanza dal primo lungometraggio ed a 13 dall’ultimo, si aprono nuovamente le porte del Parco Giurassico più famoso di sempre. Nel giugno del 2015 infatti, dopo continui rimandi e false speranza, arriva nei cinema Jurassic World. Il sequel del noto franchise che non passerà sotto lo sguardo vigile e sognatore di Steven Spielberg, sarà diretto da Colin Trevorrow ed avrà un cast tutto rinnovato dove spicca Chris Pratt (ora nei cinema con i Guardiani della Galassia). In attesa di vedere il trailer ufficiale che sarà diffuso venerdì, diamo uno sguardo al fenomeno, consolidato nel tempo, di Jurassic Park.

Jurassic Park prima di sbarcare nelle sale cinematografiche nel lontano settembre del 1993, era un romanzo di fantascienza scritto da Michael Crichton che fu adocchiato dal Spielberg ancora prima che uscisse in tutte le librerie. Adattato secondo gli stilemi del regista americano, la pellicola, non solo ha macinato consensi tra il pubblico ma soprattutto è stato eletto il film cult per eccellenza da una generazione (quella cinefila) che, con uno sguardo indagatore, si affacciava al mondo del cinema. Jurassic Park tralasciando le sconcertanti scoperte scientifiche ed i mirabolanti effetti speciali, è un ode alla gioventù, ai quei giovani affamati di conoscenza, di avventura e che vogliono divertirsi ma con cognizione di causa.

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Il suo successo quindi ha scatenato inevitabilmente la febbre del sequel. Il Mondo Perduto ispirato anch’esso al romanzo di Crichton (a sua volta adattamento modernizzato di quello scritto da Arthur Conan Doyle), arriva nelle sale nel 1997. Seppur mantiene intatto il suo approccio stilistico alla materia, le vere emozioni cominciano a latitare. Il film, benché è diretto comunque da Spielberg che è riuscito a confermare lo stesso cast, il regista concepisce un scialbo sequel che vive all’ombra dell’originalità del capostipite del franchise. Poche sono le scene da antologia eppure nonostante il pubblico ha apprezzato questa incursione dei dinosauri nella nostra modernità, il film scricchiola in tutte le sue parti.

Solo nel 2001 arriva in tutti i cinema Jurassic Park 3 che, a conti fatti, è ancora più debole del precedente. Cambia il regista e con lui il plot si fa meno invasivo, la narrazione si fa stentata e lo stesso intreccio si assottiglia, diventando un survival movie senza nè arte né parte. La critica non è per nulla benevola e nonostante gli incassi hanno comunque coperto i costi di produzione, la “saga” di Jurassic Park Ha una battuta d’arresto. Senza la verve del primo lungometraggio, l’idea di un sequel si fa ancora più improbabile; nel 2009 si parla di un quarto capitolo con Spielberg ma il progetto salta. Si concretizza solo lo scorso anno di un vero re-start per il franchise e nasce così Jurassic World.

Dalle prime immagini del teaser trailer (che vi mostriamo in fondo al post), si evince come il regista, un tale Colin Trevorrow, gioca saggiamente con le emozioni del pubblico creando un montaggio a regola d’arte che richiama il film di Spielberg. Sarà il lungometraggio che darà nuova linfa alla saga? E’ troppo presto per dare una valutazione, sicuramente Jurassic World, si gioca bene il suo effetto revival.

http://www.youtube.com/watch?v=aBNc8pKg_04

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