In mezzo a milioni di pensieri sgorganti da qualche miliardo di persone disorientate e spaventate dopo la strage di Parigi avvenuta il 13 novembre, dove un attentato dell’ISIS ha cancellato oltre 130 vite e ferito oltre 350 persone, ce n’era uno ad essere particolarmente atteso: quello di Charlie Hebdo.
Il giornale satirico francese, vittima lo scorso gennaio di un attentato dove sono rimasti uccisi 12 uomini, sulla copertina del numero di questa settimana ha prevedibilmente scelto di rispondere, a modo proprio, al terrorismo. Con un’immagine che ritrae un uomo francese, travolto dai proiettili, mentre continua a bere champagne. La didascalia è esemplificativa: “Loro hanno le armi. Si fo**ano, noi abbiamo lo champagne“.
Resistere dunque davanti all’orrore con l’ironia, con un elogio – pur consci dei limiti insiti – del lifestyle occidentale, condannato dagli estremisti islamici. Che lo scorso 7 gennaio hanno sferrato un tremendo attacco alla redazione parigina di Charlie Hebdo, principalmente a causa di una vignetta considerata offensiva ritraente Maometto.