Il fenomeno della trap italiana, genere musicale che si muove nei meandri di Youtube e che è riuscito con artisti come Dark Polo Gang e Young Signorino a generare milioni di visualizzazioni oltre che un enorme seguito e relativa esposizione mediatica, sta influenzando notevolmente il mondo che conosciamo, almeno nel suo lato più pop, stilistico e leggero.
Ed ecco che la Dark Polo Gang raggiunge addirittura il dizionario Treccani. Il noto volume e le persone che lo curano hanno infatti aggiunto il neologismo “bufu” che la formazione utilizza nelle sue canzoni e come intercalare con il significato di buffo/ridicolo.
La nuova parola, approvata dalla Treccani nasce dallo slang americano e viene utilizzata per esprimente ugualmente By US Fuck U, sia un’altra offesa che non staremo a riportare ma che sta a intendere “sodomita”.
L’acronimo ha però una storia molto più lunga presente sia nella musica che nel cinema. Bu-Fu nacque infatti nel 1982 all’interno di un brano di Frank Zappa chiamato Valley Girl.
Zappa per produrre il brano svegliò la figlia nel cuore della notte e la portò in studio a registrare, rappresentando così lo slang in uso tra gli adolescenti e le frasi che si usavano nel mondo dei ragazzi dell’epoca.
Per la Treccani: “la parola nasce come contro-offesa ai cosiddetti haters, letteralmente coloro che odiano (una sorta di nemici), che hanno fatto nei confronti della band alcuni dissing”. Nel mondo adolescenziale ha preso il significato di ridicolo.
Ecco che la trap entra di prepotenza nel linguaggio comune dei giovani, e di conseguenza necessita una approvazione da parte dei dizionari che devono comunque tener conto del modo in cui la lingua italiana si modifica a cresce. La notizia farà storcere il naso ai puristi, bisogna però tener conto di come la stessa lingua sia in continua evoluzione fin dagli albori, così come abbiamo superato il volgare, probabilmente anche l’italiano che conosciamo cambierà radicalmente nel corso del tempo.