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"La Macchinazione", un film di David Grieco

L’omicidio di Pier Paolo Pasolini rimane uno dei misteri italiani più discussi, nonostante siano passati quarant’anni dalla sua scomparsa. Con il film “La Macchinazione”, il regista David Grieco, ricostruisce gli ultimi mesi di vita di Pasolini – interpretato da Massimo Ranieri – per far luce sul mistero della sua morte. Un film che uscirà, nelle sale cinematografiche, il prossimo 24 marzo.

Il regista David Grieco, grande amico e collaboratore di Pasolini, iniziò a lavorare nel cinema giovanissimo, sotto la sua guida. Una “profonda amicizia”, come dichiara il regista: “Pasolini potrebbe essere per me un padre, un fratello, un maestro di vita, una fonte d’ispirazione, un mastro artigiano, un collega, un interlocutore umano e politico privilegiato. È un rapporto difficilmente etichettabile, ma decisivo a farmi diventare, nelle qualità come nei difetti, la persona che sono. In sostanza, Pier Paolo Pasolini è stato, anche inconsapevolmente, la mia guida etica, una guida rigorosa e anticonformista allo stesso tempo”.
Il film “La macchinazione”, tratto dal libro dello stesso regista, ripercorre gli ultimi tre mesi di vita di Pasolini, provando a far luce sull’omicidio e sul rapporto con il giovane ragazzo romano, Pino Pelosi.

Nell’estete del ’75, Pier Paolo Pasolini stava lavorando contemporaneamente sia al montaggio di uno dei film più aspri e controversi, Salò o le 120 giornate di Sodoma, sia nella stesura di Petrolio, “un’opera di denuncia nei confronti del potere politico ormai corrotto fino al midollo”. Nello stesso periodo, Pasolini frequenta un giovane ragazzo romano, Piero Pelosi, legato al mondo criminale; la stessa organizzazione criminale che pian piano prenderà il controllo della capitale, fino a diventare la Banda della Magliana.
Nella notte del 26 agosto, Pelosi e i suoi amici, entrarono negli stabilimenti della Techicolor rubando il negativo di Salò, con lo scopo di chiedere un cospicuo riscatto. Ma il vero obiettivo non saranno i soldi, ma Pasolini.

Infatti, nella notte fra il primo e il due novembre, Pasolini si recò all’Idroscalo ad Ostia, per riavere la pellicola del film. Ma ad aspettarlo sarà una “macchinazione” organizzata, una trappola mortale, la sinergia di delinquenza comune, crimine organizzato e criminalità politico-finanziaria.
«Le verità ipotetiche sulla morte di Pasolini che circolano da anni sono tante – dichiara il regista David Greco – Pasolini è stato ucciso da Pelosi, che ha fatto prima da informatore per il furto delle bobine di Salò e poi da esca per l’agguato all’Idroscalo. Pasolini è stato assassinato dalla famigerata Banda della Magliana. Pasolini è stato eliminato su ordine di Eugenio Cefis perché indagava sui loschi traffici del presidente di Eni e Montedison che avrebbe fondato la P2 e nel ’62 fatto precipitare l’aereo di Mattei. “La macchinazione” sposa tutte queste ipotesi intrecciandole in un ordito semplice e verosimile. Perché c’è del vero in ognuna di queste tesi. Una verità sepolta sotto tante verità».

Massimo Ranieri, che darà vita a Pasolini, racconta un aneddoto particolare: “Io e Pier Paolo Pasolini ci siamo incontrati una sola volta. Fu negli spogliatoi di un campetto di calcio, prima di una partita. Siamo spalla a spalla e mi dice: ‘Sai che è proprio vero che tu ed io ci somigliamo molto?’” Ranieri sarà affiancato da Libero De Rienzo, Matteo Taranto, François-Xavier Demaison, Milena Vukotic, Roberto Citran, Alessandro Sardelli, Catrinel Marlon, Paolo Bonacelli (uno dei protagonisti di Salò o le 120 giornate di Sodoma) e Toni Laudadio.

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