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Credits: scena tratta da "Die Päpstin"

“La Papessa” (titolo originale Die Päpstin), è senza dubbio una delle pellicole storiche più controverse e discusse degli ultimi anni. Film diretto da Sönke Wortmann, uscito nelle sale nel 2010, racconta la storia di una giovane ragazza che fingendosi uomo riesce a risalire i ranghi della Chiesa e a diventare sorprendentemente pontefice, ponendo così a rischio l’assioma tutto al maschile dietro quella figura.

Accompagnato da tante critiche, La Papessa è stato abilmente presentato come un film storico-realistico, aumentandone a dismisura l’attenzione; ma quanto di reale c’è davvero dietro alla pellicola?

A sentire gli studiosi, davvero poco. Verso la metà del Duecento, infatti, attorno alla città di Metz un domenicano avverso alla supremazia del Papa romano, scrisse e fece girare una storiella molto simile a quella raccontata nel film. Ciò che era partito come uno scherzo volutamente satirico nei confronti della Curia, si tramutò ben presto in leggenda assumendo erratamente toni realistici. Ripresa più volte, la sua versione “definitiva” fu fatta girare da alcuni Francescani nel 300; la storia della Papessa Giovanna diventò così nient’altro che un’aspra critica nei confronti di quel Giovanni XXII che li aveva condannati ripetutamente in quegli anni.

Gran parte del successo della storia si deve al fatto che la Chiesa romana l’abbia sottovalutata a lungo; accortasi tardi del fatto, quando ormai era ampiamente circolata anche negli ambienti cattolici più radicati, alcuni teologi iniziarono, con fatica, a confutarla.

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