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cern

L’acceleratore, già più potente del mondo che prende il nome di Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra è pronto a diventare ancora più grande e capace di mostrare  particelle sconosciuto aprendo così le porta a una nuova fisica.

Stiamo parlando del più grande progetto dei prossimi 10 anni, annunciato dal Cern durante una conferenza stampa. Lo studio si chiamera: HiLumi LHC (High Luminosity Lhc).

Con l’aggiunta di nuovi magneti, all’interno del potente acceleratore scorreranno adesso fasci in cui le particelle saranno più numerose e ravvicinate. In questo modo si verificheranno più collisioni, e assieme a queste si spera, un maggior numero di scoperte.

Il completamento del progetto è previsto per il 2026 e vede il nostro paese tra i grandi protagonisti.

La direzione è tutta italiana, sarà infatti Lucio Rossi, a dirigere dopo aver proposto l’ampliamento nel 2010. L’Italia parteciperà inoltre con le sue strutture di ricerca coordinate dall’enete Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

“Con la posa della prima pietra – ha spiegato Rossi – si segna il passaggio dalla fase di progettazione e finalizzazione di ricerca e sviluppo alla fase di costruzione industriale: il conto alla rovescia per il 2026, anno previsto per l’inizio della presa dati ad alta luminosità, è cominciato”.

La fisica come la conosciamo potrebbe cambiare drasticamente, ci saranno infatti più scoperte e più risultati di quelli visti fino ad adesso che ci aiuteranno a capire meglio da cosa è composto l’universo che abitiamo.

Secondo il direttore generale del Cern, Fabiola Gianotti: “Lhc ad alta luminosità estenderà le capacità dell’acceleratore rispetto alla sua missione iniziale, offrendo nuove opportunità per fare scoperte e per misurare con grande precisione le proprietà di particelle come il bosone di Higgs”, ha detto Gianotti nella cerimonia di posa della prima pietra organizzata dal Cern di Ginevra. Così potenziato, ha aggiunto, l’acceleratore permetterà di “esplorare ancora più profondamente i costituenti fondamentali dell’universo“.

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