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Non c’è pace per la “principessa triste”. A quasi vent’anni dal giorno della sua scomparsa, il 31 agosto 1997 a Parigi, a causa di un incidente mentre era in auto con il compagno Dodi Al-Fayed, Diana Spencer continua a fare notizia. Ufficialmente le spoglie dell’ex moglie di Carlo d’Inghilterra si trovano nel Northamptonshire, a circa 120 chilometri da Londra, all’interno di Althorp, l’immensa e storica tenuta di campagna della famiglia Spencer. Ma in realtà non sarebbe così. La madre di William e di Harry non riposerebbe nel tempietto a lei dedicato sull’isoletta al centro di un lago, fra trentasei querce tutte di specie diverse.
La gente del posto è convinta che Lady D. sia sepolta vicino ai resti del suo papà Edward John VIII conte Spencer, denominato visconte Althorp, nella cripta di famiglia della chiesa di Saint Mary a Great Brington, villaggio a poco più di un chilometro dalla tenuta dove lei è cresciuta.
“Ne siamo certi” conferma Jacqui Collins, titolare del pub del paese.
“La notte prima del suo funerale, la chiesa è stata recintata e nessuno poteva avvicinarsi. C’è stato un black out: era buio e non si vedeva niente” aggiunge Sarah Viccars, la cameriera del pub.
“Non esistono fotografie della sepoltura di Lady Diana e, secondo tutti noi, è impossibile che la sua bara rivestita di piombo sia stata trasportata con una piccola barca al centro del lago: il natante sarebbe affondato per il troppo peso”.
Se gli abitanti del borgo inglese avessero ragione, in tutti questi anni milioni di visitatori avrebbero pagato un biglietto caro per entrare nel parco della storica dimora e rendere omaggio alla “principessa triste”, mentre le spoglie di lei si troverebbe da tutt’altra parte. Il motivo? Una scelta della famiglia: costruire un monumento pubblico visitabile a pagamento lasciando la tomba privata accessibile solo ai familiari.

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