“Non ho mai voluto essere sexy come le altre ragazze.Neppure quando ho cominciato. Sapevo che volevo essere come me stessa e basta. Facevo di tutto, ancora un po’ e giravo col pianoforte da un bar all’altro.
A un certo punto certi produttori mi proposero di vendere le mie canzoni ad altre colleghe: più belle e più sexy di me…
Io che non ero né bella né sexy come le altre e non volevo diventarlo dicevo di no. Le canzoni erano mie e le avrei cantate solo io, col look e il trucco che decidevo io”.
Parla così Lady Gaga che si racconta in occasione del film A Star is Born, opera cinematografica che la vede come protagonista, non il suo esordio, ma forse la pellicola più importante realizzata fino ad adesso dalla musicista.
La Gaga era infatti apparsa in American Horror Story, in quel caso però si trattava di una serie tv. Questo è quindi il suo primo vero e proprio film e l’attenzione è alle stelle verso quella che, da poliedrica artista, potrebbe rivelarsi un’attrice del futuro, avvicinandosi sempre di più alla miticità di Madonna, una vera icona che si può mettere a fianco alla Gaga.
Il film in questione ruota proprio intorno a lei, “Ally, anche prima di diventare la star che diventerà è già una stella, lo è dentro”, dice Bradley Copper commentando il personaggio della collega.
La Gaga risponde:“Abbiamo filmato tutto live. A Coachella, A Glanstbury. I grandi concerti. Perfino agli Emmy”. E Copper aggiunge: “La cosa più bella, sul set, è che ogni giorno avevamo un concerto di Lady Gaga solo per noi. Ma vi rendete conto: una che ha cantato al Super Bowl”.
Un rapporto affiatato quello tra i due, per una pellicola che, al momento ha riscosso un certo successo negli spettatori. Resta da vedere però se continuerà su questa strada o si perderà tra le decine di film in uscita.