Al giorno d’oggi, in cui la vita scorre frenetica e con limitati periodi di pausa, diviene sempre più importante, soprattutto durante una campagna promozionale, che le immagini sappiano colpire e fare presa su un potenziale spettatore, nel minor lasso di tempo disponibile.
Le campagne promozionali cinematografiche, naturalmente, non fanno eccezione a questa regola sempre più importante tra le strategie di marketing. Inoltre, progressivamente, sono anche cambiate le piattaforme di promozione: se prima la città era tappezzata di manifesti pubblicitari, ora ad essere tappezzati, sono i nostri smartphone, sempre connessi ai social, fonte primaria di notizie.
L’importanza, comunque, di una buona campagna pubblicitaria, non è mai cambiata nel corso del tempo.
È in quest’ottica che, oltre ai trailer, una buona strategia di marketing debba puntare anche e soprattutto sulle locandine promozionali. I poster devono, già al primo impatto visivo rendere l’idea di ciò che sarà il film: indicativamente di cosa tratterà la trama, cosa può indicare o meno una determinata espressione dei protagonisti, ecc.
Nel Cinema, ci sono infiniti esempi di come le locandine, riuscite e meno riuscite, abbiano influenzato positivamente o negativamente l’andamento al box-office di un determinato film.
Nei decenni, com’è giusto che sia, lo stile è mutato, portando all’adozione di nuove variazioni grafiche e visive: si è passati dal disegno fatto a mano, al talvolta inopportuno photoshop (provocando, in alcuni casi, risultati disastrosi).
Ad ogni modo, dopo i 10 film più brutti di sempre, i 10 film più ricchi di parolacce , eccovi una nuova imbarazzante lista, stilata da Blog di Cultura, con le 10 locandine più brutte di sempre del cinema.
Troppo Belli
No comment.
The Lone Renger
Non stupisce che The Lone Renger sia stato un totale flop al botteghino. I segnali c’erano tutti, a partire dalla locandina che, col volto in dissolvenza di Johnny Depp, mostrato in bianco e nero, è stata associata alla cacca di uccello.
Lui, Lei e Babydog
Se non altro è stata scontornata bene. Si vede che il grafico in questione sapeva usare magistralmente Paint (la lingua del cane è il Top).
Il Grande Match
Provate, con la mano, a coprire i volti dei due attori protagonisti; quello che vedrete saranno due fisici scolpiti e, sopratutto, giovanili. A questo punto togliete la mano dai volti e capirete che i segni dell’età sono stati decisamente affievoliti da un massiccio uso di photoshop.
Takers
Una locandina che si giudica da sola: complice un orrendo utilizzo di photoshop, Matt Dillon sembra la controfigura di Justin Bieber e, inoltre, i volti degli attori sembrano completamente staccati dal collo.
Fantastic Mr.Fox
Fantastic Mr.Fox è tra i film più belli di Wes Anderson; fortunatamente, però, un libro non si giudica dalla copertina… perché questo opossum è davvero inquietante.
Need For Speed
Con un budget di 66 milioni di dollari, sicuramente avrebbero potuto migliorare il contrasto ottenuto con photoshop, oltre al fatto che proprio non se ne vede l’utilità.
Crocodile Dundee III
Un abbronzatissimo Paul Hogan, con occhiali da sole e un cappello da cowboy, che sembra pubblicizzare una vacanza ai Caraibi, complice uno sfondo variopinto tipicamente estivo.
Mr.Woodcock
Due palle da basket tenute come per simulare un fallo, il tutto accompagnato dal titolo che, nella parte finale, il fallo lo richiama esplicitamente. E la cosa più scandalosa è che Billy Bob Thornton sia prestato a un tale scempio.
Gli Infedeli
“Les Infideles” rappresenta uno dei pochi casi in cui la censura è sacrosanta. Questa proposta è la versione che l’Italia ha preferito censurare, proponendone una leggermente più sobria. Questa volta, i nostri cugini francesi hanno toppato.