Indiscutibilmente le serie tv nel 2014 sono fiorite per qualità e successo tanto da fare quasi storia. Una volta si citavano le scene top dei film usciti durante l’anno, ma ora grazie appunto alla qualità sempre crescente e al successo fra il pubblico, la distinzione fra scene cult dell’anno è pressoché assente.
Non c’è nessun vincitore, del resto come si può scegliere tra The Big Bang Theory e The Walking Dead?
Avete presente quel medical ambientato a Seattle, che ormai va avanti da ben 11 stagioni? Ecco la tragicità ha voluto che la tanto amata Christina abbandonasse proprio la scena di Grey’s Anatomy. Lo ha fatto però a modo suo, senza essere troppo melodrammatica, con un ballo come ai vecchi tempi con la sua persona, Meredith.
The Affair. Un’altra scena che rimarrà impressa nella mente di molti è quella in cui Noah (Dominic West) e Allison (Ruth Wilson) hanno la possibilità di un incontro inaspettato sulla spiaggia. I loro rispettivi ricordi su come avvenne l’incontro e chi iniziò il flirt differisce, così stabilendo la forma per un ritmo in divenire.
Come non menzionare un altro momento cult di una delle serie più gustose e divertenti della tv, The Big Bang Theory? In un disarmante momento di tenerezza il buon Sheldon (Jim Parsons) confessa ad Amy (Mayim Bialik) che anche lui la ama. Il grande “Aw” che si leva dal pubblico catodico è stato senza dubbio corale a quello del pubblico a casa. Momento tenerezza.
Per passare invece a qualcosa di più piccante e decisamente meno delicato, come non citare una scena da The Walking Dead. Vogliamo parlare della scena in cui Carol (Melissa McBride) dipinge se stessa nelle viscere di uno zombie salvando la giornata?
Decisamente meno orrorifico ma più piccante, Masters of Sex ci offre nel suo terzo episodio qualcosa di veramente interessante. Un episodio incentrato sui due amanti Masters e Johnson (Michael Sheen, Lizzy Caplan) insieme in una stanza d’albergo.
Game of Thrones. La Vipera si confronta con la Montagna stando ben fiera come un sestenitore per l’accusato Tyrion (Peter Dinklage). Ancora una volta si conferma vero un certo avvertimento: mai prendere tempo per offrire un monologo durante un combattimento.
Da non dimenticare The Missing. Guidando quasi come un pazzo preoccupato per il figlio scomparso, Tony (James Nesbitt) affronta l’ambiguo uomo d’affari Ken Stott che lo sta ostinatamente cercando di aiutare.
Dopo il tragico evento della morte del suo compagno Will, Diane (Christine Baranski) in The Good Wife, riceve pressioni da un cliente insistente. In quella che si può definire come una fredda dimostrazione di furiosa indignazione morale, Diane procede con estrema sicurezza freddandolo per prima.
Due parole: wedding night, Outlander. Dovrebbero bastare per riassumere un momento topic che proprio non possiamo cancellare dalla memoria televisiva di questo 2014.
Ultimo ma non certo per demerito in una classifica che non è una classifica, ecco Transparent, la serie prodotta da Amazon (per alcuni quella migliore dell’anno). Tenendo nascosto il suo desiderio di diventare una donna ai suoi tre figli ormai cresciuti, Mort/Maura (Jeffrey Tambor) fatica a raccontare loro la verità mentre loro iniziano a supporre che il padre starebbe morendo.